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I racconti di chi ha cambiato vita ✌

Sapori di casa, il ketchup pugliese 100% naturale che fa impazzire gli USA

Italians do it better!

berbardino-nardellliNon siate subito maliziosi…stiamo parlando di ketchup!

Bernardino Nardelli, classe 1986, faccione simpatico che ispira fiducia a prima vista, ha fatto il suo ingresso negli States con questa frase stampata sulla T-shirt. La wild, big America, dove ha conquistato gli autoctoni con la sua salsa per hamburger tutta al naturale.

Il giovane pugliese ne ha fatta di strada da Conversano, vicino Bari, a Manhattan, dove il ketchup naturale targato Sapori di casa è stato presentata al The Summer Fancy Food Show.  Lì infatti i produttori di 55 paesi del mondo incontrano migliaia di acquirenti.  

Sapori di casa

nardelliLa scintilla per creare il business è scattata però nel cuore del Sud Italia, per il trentesimo compleanno. « Avevo cucinato porchetta per gli amici. Serviva una salsa e io l’ho preparata. È piaciuta molto, così ho studiato un prodotto equilibrato e commerciabile, sul mercato italiano e non ».

Risultato?  È stato subito un successo. Sono stati infatti venduti 1000 pezzi in solo due mesi. In italia il prodotto costa 3,50 euro e viene distribuito nei negozi gourmet, in America il doppio.

Il ketchup naturale però non è certo l’unico prodotto del marchio. I Nardelli confezionano anche anche sottoli, confetture,  sughi e patè.«Ora puntiamo anche sui succhi, ciliegia e melograno: 100% frutta, senza zuccheri e conservanti. Nel 2015 abbiamo prodotto 3.000 bottigliette di ciliegia, 6.000 nel 2016, già esaurite».

 

La genuinità nel sangue

bernardino-nardelli-8La salsa di Bernandino è inoltre riuscita a rilanciare l’azienda di famiglia. «Siamo sei dipendenti, tra cui mio padre, mia madre e mio fratello, in più abbiamo altre persone che collaborano nei periodi di raccolta. Abbiamo chiuso il 2016 con un fatturato di 500mila euro».

La famiglia Nardelli è riuscita in effetti in un impresa non facile, considerando che il ketchup agli americani è come offrire ghiaccio agli esquimesi. 

«A colpirli è stata la genuinità del prodotto» afferma Bernardino, che non svela la ricetta ma ne elenca gli ingredienti: pomodoro, sedano, capperi, olio, sale, semi di finocchio e un po’ di peperoncino in versione piccante, tutto a km 0.

Inoltre, per vendere negli Usa, Bernardino ha dovuto rivedere il packaging, creando confezioni più grandi e capienti, esclusivamente per l’esportazione.

Sentire storie di compaesani che hanno fatto successo scalda sempre il cuore, considerando anche il recupero di vecchi mestieri.«Ai giovani dico di tornare a lavorare nei campi anche se è faticoso, perché l'agricoltura dona grandi soddisfazioni. Per me non c'è nulla di più bello di sentirmi dire dai clienti che assaggiando i miei prodotti che hanno fatto un viaggio indietro nel tempo, che hanno sentito i sapori di casa».

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di Irene Caltabiano

 

 

 

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«Avevo il lavoro dei sogni. Ho trovato la felicità aiutando i senzatetto»

La ricettà della felicità? Un dollaro e un post-it

rosa's fresh pizzaAnche a voi è capitato di sentirvi impotenti di fronte a problemi insormontabili, sui quali il singolo sembra non avere la minima influenza?

Tuttavia, come recita una famosa massima di Confucio: "Dai un pesce ad un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”.  Che significa? Che alle volte basta mostrare una via, insegnare al prossimo che può regalare il proprio piccolo contributo per ottenere una ricca pesca. 

E ciò che ha fatto Mason Wartman, che con la sua Rosa’s Fresh pizza, pizzeria nel cuore di Philadelphia, ha dimostrato che occorre veramente poco per aiutare i meno fortunati. Precisamente, un dollaro e un post-it.

 Da Wall Street al forno a legna

rosa's fresh pizza-9«Avevo il lavoro che sognavo da sempre. Eppure l’ho lasciato». Mason, ad appena 25 anni, dopo gli studi al prestigioso College Babson di Boston,  diventa analista finanziario a Wall Street. Inizia a guadagnare tanto, la sua carriera è in rapida ascesa. Insomma, gli ingredienti per una vita agiata e realizzata ci sono tutti.

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Qual è stata allora la miccia che ha fatto scaturire in Mason il desiderio di mollare tutto e cambiare vita? « Avevo dei colleghi che mi ammiravano, guadagnavo tanto. Ma sentivo che dentro mancava qualcosa. Ho parlato con le persone che facevano il mio lavoro, tutti avevano vite soddisfacenti. Appunto, soddisfacenti. Nessuno mi diceva di essere felice. Ho capito che avrei fatto anch’io la stessa fine».

 Rosa's Fresh pizza: aiutare 

rosa's-fresh-pizza-14Così l’ex business man molla l’alta finanza,  raccoglie i soldi che ha guadagnato e si ritasferisce a casa dei suoi a Philadelphia. In otto mesi crea Rosa’s Fresh pizza ( chiamata così in omaggio alla mamma) , ad oggi una delle pizzerie più frequentate del posto. Come ha fatto?

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Il locale è inizialmente una normale pizzeria a taglio. Un giorno però un cliente di buon cuore lascia un dollaro in più per regalarne un trancio a un senzatetto. 

Purtroppo in America i senza fissa dimora sono tantissimi e rappresentano un grosso problema sociale. Ma è stato proprio grazie a loro che Rosa's Fresh Pizza ha definito la sua unicità, con una formula tanto semplice quanto efficace. 

Perché non lasciare agli avventori possibilità di assicurare almeno un pasto al giorno a chi non può permettersi nemmeno una fetta di margherita? Così, come succede per il ben più famoso caffè sospeso napoletano, chiunque entri da Rosa's Fresh Pizza può lasciare una banconota per regalare un pasto a chi ha fame e non può pagare. 

 

Ma non finisce qui. Il benefattore scrive un post-it e lo appiccica sulla bacheca del locale. Sarà quel pezzetto di carta a diventare una sorta di buono pasto che i clochard potranno presentare alla cassa. Risultato? In un anno la pizzeria si è riempita di post-it multicolor, ha regalato ben 11mila fette di pizza, offrendo da mangiare a ben cinquanta senzatetto al giorno. 

Un'iniziativa che scalda il cuore e ridá fiducia nel prossimo. Molti senzatetto infatti lasciano post-it di ringraziamento. Come D., che scrive che grazie all’attività di Mason è riuscito a ricostruirsi una vita. Oggi ha un lavoro, cosa che gli ha consentito di lasciare la vita in strada. 

Il business solidale

rosa's-fresh-pizza-11Mason ultimamente è diventato una celebrità; è stato invitato a programmi quali l’Ellen Show, uno dei format televisivi più seguiti d’America.

L’interessante è che Rosa's Fresh Pizza è un esempio di business assolutamente replicabile, non solo in campo gastronomico. Con un po’ di creatività potrebbe rappresentare un incentivo a diventare più solidali e meno egoisti e incrementare in maniera intelligente la propria attività. 

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« Se le grandi catene di fast food, o anche piccole attività come la mia, replicassero il modello farebbero del bene, guadagnerebbero di più e avrebbero clienti più felici e soddisfatti» dice Mason.

La ricetta per cambiare vita

rosa's-fresh-pizzaEsiste una ricetta per trovare il coraggio di cambiare direzione? Ma soprattutto è vera la frase non è mai troppo tardi? Ognuno ha il proprio modo di trovare la sua reale vocazione. Mason ha semplicemente scelto di guardarsi intorno e imparare da chi aveva più esperienza di lui.  

«Prima di fare questa scelta mi sono confrontato con alcuni dei miei colleghi. Uno di loro mi ha detto: Ci sono due momenti in cui una persona può prendersi dei rischi: quando è molto giovane e non ha troppe responsabilità, o quando è più in là negli anni, e ha adempiuto ai suoi obblighi verso la famiglia e i figli. Quello che posso dire a chi si trova in una posizione come la mia, di guardare le persone che fanno il loro stesso lavoro, i colleghi più anziani. Se non è così che vuoi diventare, come loro intendo, allora inizia qualcosa di nuovo. Concentrati e, soprattutto, persisti, non mollare. Il tempo ti darà ragione. E sarai felice di averci almeno provato»

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di Irene Caltabiano

 

 

 

 

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La storica pizzeria “Di Fara” , una vera leggenda a New York

La storia di Dom che si trasferì da Caiazzo a New York creando una pizzaria meta di artisti come Tony Bennett, Ed Sheeran e Leonardo di Caprio.

di_faraQuesta è la storia di un italiano che, come tanti nel dopoguerra, è partito per l’America in cerca di fortuna e che ha creato un mito. Di una persona semplice, ironica ed allegra che ha saputo diffondere in America un made in Italy eccellente proponendo una pizza fatta con ingredienti di prima qualità e con le sue abili mani. Infatti, se avete intenzione di trascorrere le vostre vacanze a New York, non fatevi mancare una tappa in una delle più storiche e famose pizzerie della grande mela: Di Fara pizza di Domenico De Marco detto Dom.

La sua storia è affascinante e avventurosa perché  narra di un uomo che nel  1959 si trasferì da Caiazzo, in provincia di Caserta, a Brooklyn nel periodo d’oro dell’emigrazione italiana dopo la seconda guerra mondiale.

Questa pizzeria, dall’apparenza molto semplice, è situata nel cuore di Brooklyn ed è diventata meta di celebrità e turisti da tutto il mondo. Tanto per fare qualche nome, qui hanno mangiato Tony Bennett,Ed Sheeran e Leonardo Di Caprio.

La sua storia………

Domenico De Marco, come tanti italiani che vedevano nell’America una terra promessa, lascia il suo paese (Caiazzo) nel 1959 per seguire suo padre già cittadino americano che risiedeva a New York.

Domenico, appartenente ad una famiglia di contadini,  inizia a lavorare in una fattoria italiana ma ben presto sente parlare di un locale in vendita e molto centrale a Brooklyn.

Da qui l’idea di una pizzeria, anche in virtù di una sua di una sua esperienza passata nel campo. Segue il suo istinto, e la sua determinazione lo spinge ad  aprire questa pizzeria. Quando aprì l’attività, il suo partner si chiamava Farina. Dall’unione del nome DeMarco e Farina nasce quindi Di Fara Pizza, e quello stesso locale, così come era allora, si è perfettamente conservato, immutato nel tempo come la forza di Domenico, la sua determinazione ed il suo grande amore per l’arte della pizza.

La pizza di Dom

di_fara_pizzaCos’à di speciale la pizza di Di Fara famosa in tutto il mondo e tappa di grandi artisti? E’ semplicemente più buona che in Italia ! “Quando gli italiani vengono qui a provare la mia pizza mi dicono che gli piace addirittura di più di quella che mangiano in Italia. Tutti gli ingredienti che uso per la pizza vengono dall’Italia. La mozzarella Casapulla, il pomodoro San Marzano, l’olio extra vergine di oliva. Forse è proprio questo il motivo, perchè io uso solo prodotti di grandissima qualità. E poi se tu fai quello che ti piace, se hai passione per la tua arte, in questo caso l’arte del fare la pizza, la magia accade e piace alla gente. Mi piace quello che faccio e sono molto orgoglioso di quello che faccio.”

La bontà della pizza non è l’unico motivo per il quale vale la pena di andare da Di Fara, c’è anche l’emozione di entrare in un locale che in cinquantanni ha fatto un pezzo di storia del nostro paese.

Simona 

 

 

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