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Tikato: risparmiare sugli acquisti è un (ottimo) affare

Eravamo quattro amici al bar … che volevano cambiare il mondo del risparmio

Questa, in breve, la storia di un gruppo di ragazzi ragazzi veneti che hanno fondato Tikato, la startup italiana di riferimento per gli sconti online. Nessuno di loro è laureato: ciascuno ha portato “in dote” unicamente – si fa per dire – il bagaglio professionale guadagnato sul campo. Ed evidentemente ciascuno è riuscito a ottimizzare gli insegnamenti derivanti dall’esperienza precedentemente maturata, se si pensa che il progetto, in un anno, è cresciuto dell’82%. Senza bisogno di avvalersi di fondi d’investimento o esporsi a livello finanziario.

TikatoTutto comincia quando Davide Baù, vicentino classe 1980, conosce Alberto Rasotto, di Thiene. Entrambi periti commerciali, uniscono all’impegno nelle aziende di famiglia quello in ambito associativo all’interno di Confindustria: il secondo, ad esempio, conquista nel 2015 la carica di vicepresidente dei Giovani Imprenditori regionali.

L’idea di Tikato comincia a concretizzarsi quando Alberto Rasotto presenta a Davide Baù il vicentino Andrea Boffo (classe 1990) e Alberto Reghelin (classe 1988), di Schio. I due, diplomati come installatori manutentori Pc e reti, lavorano in qualità di webmaster e programmatori a partita IVA. Il momento è cruciale, in quanto tutti e quattro avvertono l’esigenza di scegliere che impronta dare al proprio percorso professionale, e vorrebbero lanciare un nuovo progetto.

Tikato, un albero dalla tante ramificazioni

TikatoLa startup comincia a operare nel giugno del 2013, dividendosi tra i progetti legati ai precedenti clienti di Andrea Boffo e Alberto Reghelin, e l’avvio di nuovi portali contenenti codici promozionali. Nel 2014 nasce Piucodicisconto.com, che in breve tempo diventa il core business di Tikato: su di esso, infatti, si concentrano tutti gli sforzi e le attenzioni del quartetto. Così, viene creato un team ad hoc che segue e gestisce la piattaforma in tutte le fasi operative, dalla programmazione alla grafica passando per i contenuti testuali.

Nel frattempo, viene lanciato un nuovo progetto: si tratta di Prezzo Smartphone, comparatore di prezzi per mobile basato su un algoritmo brevettato da Tikato. La piattaforma individua online le tariffe più convenienti relative a smartwatch, smartphone e tablet, prendendo in considerazione solo gli store italiani, periodicamente controllati, e comunque selezionati sulla base della loro capacità di offrire qualità, supporto, e pagamenti sicuri.

Una startup di successo

Sin da subito Tikato ha dimostrato sul campo di essere un progetto valido. Qualche numero: il fatturato è passato da 100mila euro nel 2014 a 340mila, per arrivare a circa 600mila nel 2016. La piattaforma ha acquisito una credibilità e un riconoscimento tale, che, in occasione del Black Friday e dei saldi ha registrato un vero e proprio boom di accessi.

Nell’ottica di consolidare la propria posizione sul mercato dei codici promozionali, Tikato ha lanciato portali simili in Europa e Asia. Si è partiti con Plus Voucher Code nel Regno Unito, per poi approdare in India con Many Coupons, e in Francia e Germania con Plus Code Promo e Mehr Gutschein.

Codici sconto: come approfittarne?

Quello dei coupon è un settore che può fruttare ai consumatori anche un considerevole risparmio sull’acquisto dei prodotti online. Ovviamente, bisogna scegliere con accortezza, e imparare a riconoscere i “bidoni”; una delle piattaforme più sicure e affidabili è certamente CodiceSconto, presente online dal 2008.

In generale, uno strumento utile per testare la bontà dell’offerta in cui vi siete imbattuti è raccogliere tramite Google opinioni e recensioni di altri utenti. Un altro modo per spuntare prezzi vantaggiosi consiste nello scegliere siti che offrono sconti particolari grazie ad accordi e partnership con singoli o multipli rivenditori.

Hai trovato un coupon particolarmente allettante per un prodotto adocchiato da tempo? Prima di esultare, controlla la data di scadenza dell’offerta … e soprattutto, verifica a quali condizioni può essere utilizzato (ad esempio, se è cumulabile oppure no).

Pronti? Buono shopping!

 
 

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)

 

 

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Cleaning For A Reason:aiuto concreto per le malate di cancro

L’assistenza sanitaria gratuita sembra un diritto scontato, ma non lo è

Così, nei Paesi in cui non esiste è necessario ricorrere a forme alternative di sostegno e supporto. Un problema particolarmente sentito in USA - e a gettare benzina sul fuoco c’è stato lo smantellamento del cosiddetto Obama Care da parte di Trump. La situazione non è rosea neanche in Canada, dove circa il 50% dei cittadini sottoscrive un’assicurazione privata per avere accesso ai servizi non coperti dal sistema statale.

In questo contesto che è nata Cleaning For A Reason, organizzazione non profit che «dona la pulizia gratuita della casa alle donne che stanno affrontando cure per qualunque tipo di cancro».

Sembra “facile”, ma non lo è

Cleaning-For-A-ReasonAncora una volta, per chi ha la fortuna di non essere stato toccato da un dramma del genere potrebbe apparire banale sottolineare quanto sia necessario, per una donna malata, prendersi tutto il tempo utile a effettuare i trattamenti prescritti

Invece si tratta di un’opportunità ardua da cogliere ed esercitare, considerando che, nonostante si faccia un gran parlare di parità di genere: in Europa, nella metà dei casi, è ancora la componente femminile della famiglia a occuparsi di pulizie & affini. In Italia si arriva  al 60%.

«Il nostro obiettivo è permettere a queste donne coraggiose e forti di focalizzarsi sulla loro salute e sulle cure da sostenere mettendo da parte il pensiero delle pulizie casalinghe, che è al tempo stesso una preoccupazione e un lavoro».  Così si legge nel sito di Cleaning For A Reason.

Un’iniziativa all’insegna della solidarietà femminile, e del senso di giustizia

Cleaning-For-A-Reason-SardoneA fondare l’organizzazione non profit, nel 2006, è stata Debbie Sardone, proprietaria dell’impresa di pulizie Buckets & Bows Maid Service. L’episodio “scatenante” fu la telefonata con una potenziale cliente, che le disse «non me lo posso permettere ora. Mi sto sottoponendo a cure contro il cancro». Poi riattaccò, suscitando in lei un senso di frustrazione e impotenza misto alla voglia di fare, per evitare che altre donne si trovassero nella stessa condizione.

Così, nel 2005 Debbie Sardone condivise la storia con altri addetti ai lavori nel corso di una convention del settore delle pulizie. Espresse la sua volontà di creare un servizio ad hoc, e immediatamente registrò l’adesione di numerosissime imprese. 

Dopo esser tornata in Texas iniziò a lavorare concretamente alla creazione dell’organizzazione non profit e nel corso di un incontro successivo incassò il sostegno di numerosi partner.

Oggi Cleaning For A Reason è una realtà consolidata e apprezzata. Migliaia di volontarie hanno incarnato la sua missione supportando circa 25mila donne malate. Le ore di volontariato donate sono state equiparate a un ammontare di 6,3 milioni di dollari. Fare del bene è gratificante sul piano umano, ma anche in riferimento a quello più prettamente materiale. A dirlo sono i numeri. 

 

Francesca Garrisi     

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Tataouine: chiedete alle donne come far fiorire il deserto

Il volontariato è un’esperienza che cambia la vita

Mettersi in gioco e aiutare chi ha bisogno costituisce infatti l’occasione per riflettere su sé stessi e mettere a fuoco le proprie capacità e risorse peculiari. E il bagaglio maturato può essere doppiamente importante, se si ha l’occasione di partecipare a un progetto che coinvolge Paesi stranieri. Ne risulta così trasformato e rivoluzionato il concetto stesso di cultura, e l’inclusione, da entità astratta, si trasforma in realtà. Francesco Cantatore, cooperante di Giovinazzo (Bari) è partito alla volta di Tataouine, città del sud della Tunisia coinvolta, insieme a L’Avana, nell’iniziativa “Dreams – donne e giovani in rete” patrocinata da ARCS, “costola” di Arci che opera su base internazionale.

Il progetto è finalizzato a supportare l’agricoltura femminile in zone pre-desertiche: Tataouine infatti è situata ai piedi del Sahara. L’iniziativa mira inoltre ad affinare le capacità tecnico-gestionali degli operatori del settore turistico e potenziare le tecniche di trasformazione dei prodotti, sostenendo la microimprenditoria locale e promuovendo i contatti tra addetti ai lavori tunisini e italiani. Per quanto riguarda Cuba, i volontari hanno l’obiettivo prioritario di intervenire sulla fertilità dei suoli utilizzando prodotti biologici, e incrementare l’eterogeneità delle produzioni attraverso il rilancio delle produzioni autoctone.

Dreams – donne e giovani in rete per promuovere le eccellenze nascoste

Tataouine si rivela un centro ricco e vitale in modo decisamente poco appariscente, spiega Francesco Cantatore. «La città è situata su un altopiano. Un tempo ci vivevano i Berberi, che letteralmente significa uomini liberi. Loro però preferiscono usare il termine Imazighen. Sono un popolo operoso, le cui tradizioni affondano radici nei secoli passati: tra le principali attività, la realizzazione di tappeti filati di lana 100% naturali e colorati».

In questo contesto le donne assumono un ruolo primario. Nei villaggi, infatti, la componente femminile è dominante, e deve occuparsi di un’ampia gamma di attività, in quanto gli uomini vanno fuori per lavorare. «Le donne hanno qualcosa di simile alle piante desertiche. Entrambe dimostrano una forza pervicace, nel resistere e reagire alle avversità climatiche e sociali».

Tataouine: quanta ricchezza si può nascondere in un deserto?

A primo impatto quello che colpisce della cittadina tunisina è il clima arido, apparentemente ostile e ostico alla proliferazione di qualunque forma di vita. In realtà, precisa il cooperante di Giovinazzo, la situazione è diversa: infatti, una vasta gamma di organismi si è adattata alle condizioni climatiche. Fichi e fichi d’India, ad esempio, crescono in abbondanza, e vengono utilizzati per produrre marmellate e biscotti. A questi si aggiungono piante aromatiche come basilico, menta e rosmarino e orticole tra cui cipolle, prezzemolo e carote. Alla ricchezza delle culture si affianca poi quella geologica ed architettonica; il tutto rende la zona interessante anche dal punto di vista turistico. Il progetto “Dreams – donne e giovani in rete” si sta impegnando anche in questa direzione, sperando di limitare i danni al settore indotti dall’attentato a Tunisi.

Francesco Cantatore ne è convinto. Un’esperienza quale quella del servizio civile è fondamentale, se riesce a sviluppare in chi vi partecipa due attitudini, quella a donare un po’ di sé agli altri, e all’ambiente che ci ospita. Che siano proprie capacità del genere che potranno salvarci dall’estinzione?

Francesca Garrisi

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