Per essere vincitori bisogna diventare bravi perdenti

Il gemello cattivo

gemelleIo lo chiamo il demone sabotatore e lo immagino a nostra perfetta immagine e somiglianza. Sta lì, acquattato in un angolino del nostro cervello, pronto a sbucare fuori ad ogni accenno di debolezza.

Ciascuno possiede il proprio e, quando si manifesta, demolisce ogni punto fermo: “ Non sei abbastanza bravo o bello, non ce la farai mai, gli altri sono più capaci di te". Ecco. Pensate per un attimo se le grandi personalità della storia avessero ascoltato quella malefica vocetta lasciando perdere i loro progetti.

I grandi perdenti

walt-disney Sapevate che Walt Disney fu scartato come giornalista perché, secondo il direttore, "mancava di idee e immaginazione"? Thomas Edison: la madre lo ritirò da scuola perché, a detta degli insegnanti, "troppo stupido per capire qualcosa". Henry Ford, quando sognava di vedere le sue creazioni sfrecciare per strada, veniva considerato un pazzo. Di esempi ce ne sono a migliaia. 

L'errore spesso sta nel cercare la motivazione al di fuori di noi stessi, affidandoci troppo al sostegno altrui. Sì, l’approvazione esterna è importante. Ma se non si è i primi a credere in sé stessi e nei propri sogni non si riuscirà mai a trasmettere il giusto entusiasmo. 

Ecco alcuni consigli per mantenere alta la motivazione nei momenti no.

1)     Essere realisti

Può sembrare una contraddizione rispetto a quanto detto finora ma anche avere la testa troppo tra le nuvole può essere un’arma a doppio taglio. Si deve partire dalle risorse concrete che si hanno a disposizione e agire per piccoli obiettivi.

2) Agire è sempre meglio di pensare

agire

I sogni rimangono sogni fin quando non si scontrano con la realtà mentre è dal confronto che nasce la crescita. Nella nostratesta saremo sempre i migliori, i principi di un piccolo reame di certezze.

Personalmente, quando sento che la motivazione viene meno, penso: qual è l’alternativa? Lasciar perdere? Il senso di frustrazione e di irrisolto non farà che rincorrervi. Già il solo fatto di fare qualcosa è un passo avanti verso il miglioramento.

3)     Le lamentele sono la nostra prigione

Ripeto, i momenti no sono assolutamente normali. Ma le parole, senza accorgercene, ci condizionano. Dire a noi stessi o a qualcun altro cosa non va, anziché mettere in evidenza gli aspetti positivi, ci affossa.

4)     Sei l’eroe della tua storia

eroinaC’è un libro meraviglioso, che viene considerato settoriale per scrittori e sceneggiatori, ma che in realtà giudico accessibile a tutti: Il viaggio dell’eroe di Cristopher Vogler. Nel libro l’ex sceneggiatore Disney dimostra come in qualsiasi storia il protagonista debba affrontare determinate difficoltà per cambiare e arrivare alla trasformazione finale, grazie al superamento di numerose prove.  Sei il regista del tuo film…rendilo un capolavoro.

La chiave di tutto dunque non sta nel non avere difficoltà, ma dal trarre il meglio dagli sbagli commessi. Come diceva Samuel Beckett:  «Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio».

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 

 
 


 

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