Allena il pensiero strategico ☝

Lavori in corso: essere DONNA

Come accade che una molto mora si ritrova ad essere piuttosto bionda?
 
Ci pensavo questa mattina osservando la mia immagine riflessa allo specchio.
E’ un po’ come un cartello nel quale è ben visibile la scritta “work in progress”.
Ebbene sì, c’è una rivoluzione in corso. Quella che prima o poi arriva nella vita di ciascuna donna.
Quando senti che in qualche modo sei scesa ad un compromesso, di qualsiasi natura esso sia (relazionale, sociale, familiare etc.…), che ha abbassato il tuo cielo.
Allora non ti riconosci più. Non ti senti più. 
Hai passato i giorni ad anestetizzare il tuo sentire nel vano tentativo di adattarti a ciò che “si dice” o “si fa”, a ciò che gli altri si aspettavano da te.
Moglie impeccabile, studentessa modello, donna in carriera o tutto ciò che nel modo comune di vedere è definibile come perfetto, non giudicabile, non biasimabile, auspicabile.
Eppure, ti hanno mai chiesti chi sei? Cosa desideri? Cosa senti?
 
Ma poi chi lo ha stabilito questo manuale della donna eticamente perfetta?
 
Nessuna di noi ci ha mai messo nemmeno una virgola.
E allora improvvisamente ci esplode tra le mani la nostra linfa vitale, quella creatività intrinseca che ci apparitene e come vocina sottile di una sorta di nostra coscienza percettiva, sussurra al nostro orecchio: VIVI, SENTI, RIDI!
Cominciano i primi passi verso una riscoperta graduale. Cambiamo il taglio, il colore, il trucco, l’abbigliamento. E poi sempre più in altro: lavoro, relazioni, amicizie…
Impariamo a riportare alla luce quel dialogo sincero con noi stesse.
 

Perché ogni donna possa dire: «Anch’io sono bella. E lo sono a modo mio»

 


Riprendiamo il contatto con il nostro istinto.

Siamo alla riscoperta di quella che Clarissa Pinkola Estés definisce perfettamente “Donna selvaggia”.
Tutto sta nel lasciare che sia. Che l’energia scorra libera. Che impariamo a canalizzarla senza lasciare che ci sopraffaccia disorientandoci.
 
Dopotutto si tratta della nostra essenza. 
 
Quella che si libera dalle sovrastrutture. Che vuole mostrarsi semplicemente per ciò che è, scevra dalla forma.
Così la mattina che al risveglio, lavi il viso e alzando gli occhi lo specchio ti <> che il tuo colore di capelli è cambiato, allora “il treno fischia”. Ti stai ridestando e ogni piccolo, insignificante passo è un tassello in più verso la tua vita istintuale. 
Quel che è certo è che una volta intrapreso il tuo percorso di rinascita impossibile sarà rinunciarvi.
Ogni sguardo di sorpresa, di sgomento, di disapprovazione sarà fonte di energia dalla quale attingere e conferma che la strada è quella giusta.
Non abbiate paura del cambiamento donne.
Siamo creatività, istinto e passione.
Liberiamo l’anima dalla nostre prigioni interiori e ogni ostacolo sarà un sfida in più per sentici e viverci.
 
 
 

 

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Closer non significa più vicini ma chiudere!

Stimolato da J-Ax che, durante le esibizioni dei suoi talenti a The Voice of Italy #tvoi, ha ricordato come il film "Closer" del 2004 porti alla fine della visione a lasciarsi dal proprio compagno, ebbene, ieri sera mi sono rivisto questo filmetto di 11 anni fa. Cast, in apparenza molto stellare, con la solita inutile Julia Roberts, il belloccio in "british style" di Jude Law, il "cavernicolo" e "rude" Clive Owen e una spettacolare Natalie Portman

 

Scrivo "in apparenza", perché spesso a nomi famosi non sempre seguono interpretazioni di pari rilievo. 

Ok, ma perché J-Ax ha detto che il film porta alla separazione? Da anglofono che sono, il titolo mi creava già confusione: "closer". Ma non significa "+ vicini" ? 

Uomini e donne: "non si può essere solo amici"

Dal film il messaggio ricevuto è forte: "Ma sarà proprio vero che gli atti sessuali, la performance, il confronto con gli altri uomini sono l'ossessione del maschio contemporaneo? "mentre le donne del film, pur incasinate la loro parte, sanno amare e capire quando sono amate".

Film women oriented, o anticipatore di un futuro mondo in cui sono e saranno le donne con il loro potere a stabilire le condizioni, lasciando il maschio decadere nel cavernicolo a causa del suo testosterone dominante che annebbia cervello e gli congela il cuore?

Ne è la prova la frase di Alice (N.Portman) "Mentire è il divertimento più grande che una ragazza può avere senza spogliarsi, ma spogliata è anche meglio".

Da uomo, questo film mi conferma di quanto i maschi siano "sesso-dipendenti". E come tutte le dipendenze, creano debolezze e stati pscilogici d'inferiorità. Chi chiede qualcosa a qualcun'altro che può concederlo è in posizione di sudditanza psicologica. Come quando si chiede un prestito, un mutuo, un favore.

 

Closer sta per "chi chiude"! "chi chiude una relazione". E nel film è lei, Natile Portman (Alice) che chiude! Con il suo potere. Quello di chi non ha bisogno di chiedere.
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Come prepararsi ad una prova costume serena

La prima ondata di caldo torrido di questo 2015 ci ha colto tutti di sorpresa. L’afa ha portato con sé l’irresistibile voglia di immergersi in Chiare, fresche et dolci acque, ma al contempo ha fatto scattare in noi un campanello d’allarme che ignoravamo beatamente da almeno sei mesi:

L’ODIATISSIMA PROVA COSTUME!

So che anche tu, al cambio dell’armadio, hai ritrovato il bikini che in autunno avevi riposto con determinazione pensando: “A gennaio mi metterò a dieta, mi massacrerò di sport, spenderò tutto lo stipendio in massaggi e creme anticellulite e arriverò a giugno che sarò una stra-fica.”

Chiaramente i tuoi ultimi buoni propositi si sono fusi insieme al cioccolato residuo delle uova di Pasqua che hai disciolto per farcire la torta, e i tuoi cuscinetti sono rimasti tutti lì, intatti, se non lievemente peggiorati.

Ora sei tentata di consumare l’ennesimo psico-dramma davanti allo specchio e di inscenare il ruolo della pentita.

Digiti come una matta frasi come “dimagrire in fretta” e "perdere 5 kg in una settimana". “Rimedi cellulite” sono le parole chiave dei tuoi pomeriggi.

Intanto le tue amiche sempre in formissima stanno organizzando la prima gita al mare e non vedono l’ora di sfoggiare il loro nuovo micro due pezzi e darsi al rimorchio selvaggio, tracannando spritz dal mattino alla sera senza sensi di colpa né danni collaterali.  E tu, come ad ogni primavera inoltrata, inizi la dieta depurativa: pranzi con la frutta, ceni con l’insalata scondita, ricominci a fumare per placare la fame, vai a correre anche con 40 gradi all’ombra indossando improbabili tute per sudare di più, bevi succo d’ananas illudendoti che bruci i grassi e speri che il miracolo si compia in 5 giorni. Mantieni questo ritmo finchè non ti rassegni (in genere verso il mese di luglio) e ricominci una vita normale, perché tanto, grazie al fai-da-te, più di quei due chili di ritenzione idrica non riesci a smaltire.

E allora, che fare?

Rilassarsi, godersi la bella stagione e rimandare i buoni propositi all’anno prossimo, ovviamente. E dedicare tutte quelle preziose energie spese per l’inseguimento di una forma perfetta che non si raggiunge mai verso progetti più proficui per la tua realizzazione personale. E poi forse tutto arriverà da sé, anche la voglia di fare sport! (Forse).

E tu come stai affrontando la prova costume di quest'anno? Sei rilassata oppure temi il confronto con lo specchio? Raccontaci la tua esperienza!

Continua...

 

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