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Anche gli uomini soffrono di sindrome "premestruale"?

Donne di tutto il mondo, uniamoci!

 
Da oggi non avremo più l’esclusiva della sindrome mestruale, l’unica che da anni giustificava irritabilità, fame atavica, mal di testa, pruriti, peste. Sembra che anche gli uomini debbano affrontare  ogni mese la piaga più diffusa del genere femminile.  Cari maschi alfa, tranquilli, non morirete dissanguati né bisognerà accorrere in massa a fare testamento.
 
Se per i nostri machi infatti non ci saranno appuntamenti mensili con assorbenti Lines, tuttavia gli esperti sostengono che si possa parlare di Irritable Male Syndrome. Il morbo sarebbe causa della trasformazione del viril sesso in una sorta di incredibile Hulk domestico.
 
L’esistenza della patologia è supportata da diversi medici e studiosi. Il professor Schelegel, Presidente del Dipartimento di Urologia alla New York Presbyterian and Weill Cornell Medicine, ha dichiarato che anche gli uomini hanno sbalzi d’umore e stravolgimenti interiori molto simili a quelli femminili. Persino i loro ormoni dunque ogni tanto si imbizzarriscono: ciò che è poco chiaro è con quale cadenza mutino questi livelli.
 

Sindrome premestruale?

Uno strenuo difensore della teoria del ciclo maschile è il terapista Jed Diamond, talmente interessato all’argomento da scriverci un libro: The Irritable Male Syndrome. I malcapitati, secondo le teorie del dotto specialista, presentano ansia, frustrazione, rabbia, stati insomma dovuti  a cambiamenti biochimici, fluttuazioni, alta percentuale di stress. 
 
La  parola “ormonale” viene quasi sempre associata alle donne ( assieme a isterica, pazza e squilibrio mentale), mentre i nostri uomini si credono fatti di acciaio. « I maschi hanno oscillazioni proprio come le donne », afferma Diamond. « Sembra uno scherzo ma è la verità. I livelli di testosterone per esempio sono alti al mattino e bassi di notte». Quindi donzelle approfittatene, perché il vostro uomo, al sorgere del sole, è più “maschio”.
 
Un sondaggio inglese condotto dal Vouchrcloud.com su  2412  persone  rivela che almeno il 26% degli intervistati sarebbe 

sindrome-maschile-2convinto di soffrire di ciclo maschile. 

Le percentuali

Se il 33% delle donne  ascoltate non crede all’esistenza di tale patologia, il 43% ha invece ammesso di fare mensilmente la crocerossina, accudendo il proprio partner con manicaretti e coccole. L’unica differenza con la sindrome femminile è poter evitare scorte di assorbenti e giorni di pantaloni neri.

«Se gli uomini venissero sottoposti a test per verificare la sintomatologia, per esempio il seno gonfio, si farebbero scoperte interessanti». Gentili scienziati, vi informo che quando i nostri uomini hanno appena qualche linea di febbre, fanno lievitare anche attributi che comunemente non possediamo.
 
Secondo il dottore americano nessuno si è mai occupato seriamente del problema perché esistono ancora molti preconcetti a riguardo. È anche possibile che il genere maschile possa finalmente addurre la più comune delle scuse a qualsiasi nervosismo. 
 
Ma uomini, se vi prendete questo, allora c’è l’intero pacchetto: depilazione e parto. E poi vediamo chi osa chiedere un Buscofen.
 
 
 
 
 

 

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La forza gentile di fiori e farfalle contro gli abusi domestici

Una cicatrice smette di essere qualcosa da nascondere quando si smaterializza la vergogna e il senso di colpa a cui è associata. Il vero e proprio paradosso si innesca quando la ferita ha una causa esterna (ad esempio una violenza subita), e chi la porta addosso si sente indelebilmente marchiato. Il bisogno di riscatto e rinascita diventa spesso insopprimibile, eppure non sempre si ha la fortuna di incontrare chi riesce a canalizzare e dare espressione a tutto questo.

Quando da un dramma nasce una meraviglia

Yevgeniya ZakharIn Russia si è compiuto un piccolo prodigio: Yevgeniya Zakhar, giovane tattoo artist, ha deciso di mettersi a disposizione delle donne che hanno subito violenza domestica. Così, realizza gratuitamente tatuaggi in grado di coprire le cicatrici provocate dagli abusi. L’inchiostro che compone fiori e farfalle rappresenta il tentativo di dare nuovo senso e significato alla lacerante esperienza, aiutando le vittime a esorcizzare il dolore vissuto, e prepararsi a voltare pagina.

«Quando ho saputo che in Brasile questo servizio veniva messo a disposizione gratuitamente, è stato naturale, per me, pensare di portarlo in Russia». Così Yevgeniya Zakhar. L’annuncio ha visto un’adesione massiccia e istantanea. In un anno la tatuatrice ha realizzato circa mille tatuaggi; inizialmente riceveva nel suo laboratorio di Ufa quattro donne al giorno, poi ha dovuto abbassare il ritmo di lavoro in quanto la pressione psicologica iniziava a farsi sentire.

Yevgeniya Zakhar«Ho capito che assorbivo come una spugna i sentimenti di cui mi parlavano. Frustrazione, disperazione, solitudine. Ciononostante, l’aspetto positivo è che, realizzando un tatuaggio in corrispondenza dei segni di violenza, si rafforza l’autostima. Io rappresento l’ultima persona con cui devono condividere il fardello di quell’esperienza. In seguito hanno ‘solo’ un bel disegno sulla pelle da sfoggiare».

Le donne per cui Yevgeniya Zakhar ha lavorato lo testimoniano: l’umiliazione per le domande subite, la ritrosia a raccontare cosa c’era dietro quelle cicatrici, ha lasciato il posto a un ritrovato senso di orgoglio, a una nuova percezione di sé, contribuendo, quasi naturalmente, a far posto a un approccio più fiducioso e combattivo verso il futuro.

 

La “legge dello schiaffo”: un ceffone a donne e bambini

Yevgeniya ZakharGioire, in Russia, è comunque praticamente impossibile. La Duma ha infatti varato una norma che depenalizza le violenze domestiche episodiche e senza lesioni, equiparate a un illecito amministrativo. Così, i responsabili se la caveranno con una multa compresa tra 5mila e trentamila rubli, l’eventuale arresto da 10 a 15 giorni, e fino a 120 ore di servizio civile. Il reato sarà punibile con due anni di carcere solo nel caso di reiterazione, o qualora la motivazione sia riconducibile a odio o teppismo. Tra i promotori della legge, la parlamentare cristiano ortodossa Yelena Mizulin che già si era occupata di una legge contro i gay.

La “legge dello schiaffo” rappresenta un macroscopico salto indietro nel tempo, in quanto la violenza domestica torna nell’ambito delle azioni giudiziarie private, per cui l’onere di raccolta delle prove spetta alla vittima.

«La famiglia è un ambiente caratterizzato da un equilibrio fragile e vulnerabile. Meglio, quindi, che i problemi al suo interno vengano risolti senza troppo clamore». Queste le incredibili dichiarazioni di Maria Mamikonian, a capo di un movimento di genitori che ha sostenuto la nuova legge.

Impietosi, i numeri che descrivono la situazione in Russia: il 40% dei crimini violenti si svolge in casa e, secondo stime risalenti al 2015, una donna su cinque ha subito abusi; appena il 12% di loro, però, chiede aiuto alla polizia. In 40 al giorno e in 14mila l’anno vengono assassinate da mariti o compagni.

Yevgeniya ZakharCe n’è abbastanza per parlare di un vero e proprio capovolgimento culturale, per fortuna però, anche all’interno della società russa, non mancano le voci fuori dal coro. «Subire botte in famiglia non è un modo per rispettare la tradizione: significa, al contrario, essere vittima di un crimine». A parlare è Irina Matvienko, presidente del Centro Anna, la sola linea telefonica russa impegnata nella lotta alle violenze domestiche.

Il sovvertimento dell’immaginario, quindi, è affidato a una tatuatrice, e ai suoi fiori e farfalle...

 

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)

 

 

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Betterment, 700milioni di dollari per poche righe di codice

Le banche non sempre fanno gli interessi dei clienti. 
Tutti lo sanno ma pochi hanno le competenze per ovviare a questa situazione.
 
Quelli che riescono a farne un business da 700 milioni di dollari invece si contano sulla punta delle dita. Betterment, idea del newyorchese Jon Stein, nasce per migliorare la gestione dei soldi di piccoli e medi risparmiatori
 
Jon sembra avere il destino segnato; laureato ad Harvard e con un Master finanziario alla Columbia Business School, può lavorare nei migliori Istituti finanziari. Il First Manhattan  Consulting Group di New York prende così sotto la sua ala il promettente giovane. «Gestivo clienti in America e in ogni parte del mondo. Australia, Medio Oriente, Portorico» racconta Jon. Ma non era il lavoro dei sogni. 
 
Il coraggio di osare
«I miei amici e la mia famiglia continuavano a chiedermi cosa dovessero fare con i loro soldi. E più ci pensavo, più mancava una risposta chiara. Allora me la sono inventata». È stato difficile convincere genitori e amici che lasciare uno stipendio d’oro per costruire qualcosa di nuovo era la scelta giusta. Jon impara così a programmare e crea uno strumento che aiuta le persone a gestire al meglio le proprie finanze. 
 
La prima riga di codice è uno slider che permette all’utente  di impostare un valore muovendo un indicatore . « È la parte più importante del sito. Volevo che tutto fosse trasparente, che un utente potesse visualizzare scorrendo un grafico i potenziali ritorni del suo investimento, ma soprattutto le spese e il fatto che i guadagni non sempre sono garantiti».
 

Stein ha avuto il coraggio di osare anche quando la maggioranza gli remava contro, quando gli dicevano di provare con qualcosa di più semplice. Lo scetticismo iniziale è stato superato anche grazie al sostegno  di alcuni professori della Columbia, oggi membri del consiglio dell’azienda, e del co-founder  Eli Broverman, ex avvocato. 
 
I due inventori hanno messo su una demo della piattaforma e hanno partecipato al Tech Crunch Disrupt di New York, arrivando tra i primi cinque progetti finalisti. Denaro raccolto? Duecento milioni di dollari, somma di tutti i contributi di venture capital ( Bessemer, Venture Partners, Arthemis Group, Menlo Ventures e Francisco Partners
 
Come funziona Betterment

Gli utenti si collegano al sito e scrivono  i loro obiettivi piano pensionistico ,acquisto di una casa ,far crescere i propri soldi) e iltempo che si danno per raggiungerli.  
Un software a quel punto  consiglia dove è più opportuno investire. 
Nel portafoglio di Betterment soprattutto ETF ( Exchange Traded Fund) ,fondo di investimento che ha due caratterisitiche: 
 
  • È negoziato in Borsa 
  • Replica l’indice al quale si riferisce con una gestione passiva. 
Ma il successo del servizio è legato alle fee, di gran lunga sotto la media dell’1% dei servizi tradizionali di consulenza. Dallo 0,15% allo 0,35% per gestire cifre superiori ai 100mila dollari.
 
Se vuoi avere successo, accetta le critiche
«La lezione più importante che abbiamo imparato su come fare soldi? È semplice. Organizza meeting, spiega il business, ascolta chi ti rema contro, condividi idee. Fai tanti pitch e correggi gli errori strada facendo. I soldi che arrivano sono poi la conseguenza» spiega Broverman.
 
 
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