Come smettere di fare gli eterni incompresi

Un mondo di incompresi

bambino-arrabbiatoSapete qual è una delle lamentele più ricorrenti? “Nessuno mi capisce”.

La domanda sorge spontanea: di chi è la colpa? Senz’altro chi frigna la attribuisce a “tutti gli stupidi” che gli stanno attorno. Gli altri, dal canto loro, risponderanno: «Quello è proprio strano».

Da che parte pende la bilancia?

Il problema è principalmente di chi tende a lamentarsi. Questo atteggiamento non fa che alimentare tensioni, inadeguatezze relazionali e a lungo andare si può tradurre in solitudine e senso dell’abbandono.

A loro volta queste situazioni si portano appresso una marea di sintomi o impulsi a farsi del male. Bisognerebbe intervenire subito per evitare questa condizione. Come? Andando al nocciolo del problema.

Se “nessuno ti capisce” faresti bene a continuare a leggere l’articolo …

lamentarsiRegola 1. Lamentarsi è un modo per chiedere attenzione o, meglio ancora, aiuto. Non hai più sei anni e devi avere il coraggio di confrontarti col mondo degli adulti.

Regola 2. Chi non ti capisce? O sei tu che non ti capisci fino in fondo? Nel primo caso individua le persone con le quali non riesci ad esprimerti e trova il modo di farlo. Spiegagli cosa dovrebbero capire di te.

La paura non è altro che un buco nero nel quale crediamo di cadere ma che, in fondo, se ci buttassimo senza guardare non faremo altro che sprofondare in un bel sofà caldo. Nel secondo a caso incomincia a metterti in discussione e a riflettere che magari potresti essere tu il problema.

Regola 3. Nel momento in cui prendiamo coraggio e andiamo a parlare con il diretto interessato è facile – visto che abbiamo riflettuto a lungo – lasciarsi andare ad un atteggiamento scortese. Non c’è nulla di più sbagliato. Se c’è un problema di comunicazione o incomprensione la soluzione migliore è affrontare tutto con la maggior chiarezza possibile. E se la persona sembra ostile, l’importante è mantenere i nervi saldi.

 

incompresiRegola 4. Condividere il problema di “non essere capito” con gli amici più intimi, con le persone che ti ascoltano. Se per loro, le tue, sono tutte seghe mentali e non c’è niente di cui preoccuparsi, non lasciare perdere. Spiegagli quanto questa situazione sia fastidiosa e influisca negativamente giorno dopo giorno. Cerca sostegno e consigli su come farti star meglio.

Regola 5. Dulcis in fundo, può capitare davvero di non essere capiti. Questo però non deve essere un segnale preoccupante. Anzi, può essere manifestazione di ignoranza altrui.

Personalmente, di persone ne ho incontrate tante, alcuni mi hanno capito, altri meno …

Ho sempre riflettuto se potessi essere io il problema o chi mi stava accanto. Non creandomi mai un ruolo da inetto sono sempre stato sereno e ho scelto di stare con persone speciali. In cui la regola generale consisteva in “stima reciproca”.

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di Luca Mordenti

 

 
 

 

 

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