L’Italia è un Paese da distruggere

Un posto bello e inutile

Lei ha qualche ambizione?”, diceva il professore di patologia nel film “La meglio gioventù”, “e allora vada via ... Se ne vada dall'Italia, lasci l'Italia finché è in tempo. Cosa vuole fare: il chirurgo? Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi! Vada in America, se ha le possibilità. Ma lasci questo Paese. L'Italia è un Paese da distruggere; un posto bello e inutile, destinato a morire!.

Il film è ambientato negli anni 60 e possiamo affermare che nel 2016 le cose non solo non sono cambiate ma sono addirittura peggiorate!

O meglio, c’è una differenza rispetto al passato in cui i giovani erano restii a trasferirsi. La maggioranza dei giovani italiani, infatti,oltre il 61%, è pronta a emigrare all’estero per cercare lavoro. Dichiarano,inoltre,che lasciare l’Italia è per loro principalmente una necessità. Le mete preferite sono Australia, Usa e Regno Unito alle quali seguono la Germania, paese che presenta una disoccupazione giovanile particolarmente bassa, poi Canada, Francia, Austria, Svizzera e Belgio. Questi dati sono emersi dal Rapporto giovani sul tema “Mobilità per studio e lavoro”.

Il rapporto evidenzia un flusso crescente di uscita di giovani in cerca di un futuro migliore che si dichiarano pronti fare nuove esperienze e confrontarsi con altre culture.

In buona sostanza questi ragazzi non partono più spaesati e con le “valigie di cartone”.

Si tratta, infatti, di giovani dinamici, intraprendenti e affamati di nuove opportunità. Vogliono conoscere nuove culture e arricchire il proprio bagaglio di esperienza. Un po’ per scelta e molto per necessità, dal momento che le condizioni lavorative italiane sono tali da spingerli all’estero. La loro alternativa sarebbe quella di rassegnarsi a rimanere a lungo disoccupati o a fare un lavoro sotto inquadrato e sottopagato.  

E la “Fuga di questi giovani non riguarda più solo i laureati che espatriano per opportunità migliori e che hanno anche maggiori risorse e possibilità per farlo rispetto a chi ha titoli più bassi. 

La propensione ad andarsene, soprattutto se legata a difficoltà oggettive di trovare lavoro, è sentita in tutte le categorie e tutti i livelli di istruzione.

E se la maggior parte dei giovani andranno via dall’Italia resteranno solo quei dinosauri da distruggere come aveva detto il “Professore di patologia” nel film.

Simona
Blogger jurassica

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