Lancio riso o rubo la sposa?

I matrimoni sono cerimonie indimenticabili.

matrimonio1Non solo perché si mangia, beve e canta ma per tutta l’atmosfera amorosa che circonda sposi e invitati. Echeggia nell’aria l’auspicio di una vita lunga e felice. In quel giorno magico tutti si vogliono bene e coppie di fidanzati vengono affascinate dall’idea di ripetere l’evento. Ecco che arriva il momento dei parenti: genitori, nonne o zii con tutto il loro cuore ci preparano alla cerimonia. Dal momento che si avvicina il periodo dei festeggiamenti per il grande sì, noi futuri sposi, ci siamo mai interrogati sulle tradizioni legate al matrimonio?  

Giorno e mese. Scegliere la data è il primo accorgimento. La maggior parte opta per il sabato anche se è considerato il giorno più sfortunato. Lunedì, martedì e mercoledì pare siano i giorni migliori. Il primo perché porta buona salute, il secondo ricchezza sicura e il terzo fortuna. Per un matrimonio ideale anche la scelta del mese è importante. Dicembre è il più adatto, assicura agli sposi amore eterno. In linea di massima anche gli altri mesi in un modo o nell’altro sono propizi ma da evitare è senz’altro maggio, considerato nefasto.

Il vestito. Il bianco è il colore prediletto ma non tutti sanno che è possibile sposarsi con colori diversi, ma occhio alle scelte. L’avorio preannuncia un vita turbolenta. Il blu, sincerità da parte della sposa; rosa, perdita economica; rosso, desiderio di morte; giallo, mancanza di stima; verde timidezza e il nero, pentimento.  Secondo la tradizione la sposa, il giorno del matrimonio, deve evitare di guardarsi allo specchio ma se proprio non può farne a meno, deve levarsi una scarpa, un orecchino o un guanto.

Fiori. È compito del futuro sposo comprare il bouquet e deve farlo recapitare a casa della futura moglie la mattina della matrimonio2cerimonia.  Fuori dalla Chiesa, la sposa lancerà il bouquet di spalle a un gruppo di donne nubili; la fortunata che lo raccoglierà sarà la prossima a trovare marito.

Spiriti maligni. Per allontanare tutte le negatività che possono presentarsi nella vita di coppia è usanza suonare il clacson durante il corteo nuziale. La presenza delle damigelle vestite con abiti lussuosi è invece dovuta ad una tradizione nata dagli antichi egizi. Secondo loro bisognava confondere gli spiriti per evitare che la sfortuna si impossessasse della sposa.

Fedi. Gli antichi egizi hanno qualcosa da dirci anche riguardo gli anelli nuziali. La fede simboleggia fedeltà e va indossata all’anulare sinistro perché gli antichi credevano di aver individuato proprio in quel dito una vena connessa al cuore, simbolo di forte sentimento. Chi compra gli anelli? Secondo la tradizione è lo sposo che deve provvedere, anche se questo non avviene quasi mai, ci pensano testimoni o parenti. 

matrimonio3Viaggio di nozze. In quale parte del mondo andiamo? Prima di sposarsi,  progettare un bel viaggio è d'obbligo ma “luna di miele" è un modo di dire che nasce dall’antica Roma. I neo sposi infatti , dopo il matrimonio, dovrebbero mangiare miele per tutta la durata del ciclo lunare.     

Il riso. Lanciare il riso, quando gli sposi escono dalla chiesa, simboleggia un augurio di fertilità. Contemporaneamente, in alcuni paesi, si gettano confetti e fiori.

Cinque oggetti. Il giorno del matrimonio la sposa dovrebbe indossare cinque oggetti particolari. Una cosa nuova che simboleggia l’inizio di una nuova vita. Una vecchia, simbolo del proprio passato che non va dimenticato, una prestata e una regalata, simbolo di affetto per le persone care.  Infine, una cosa blu, che rappresenta sincerità e purezza.

Prima della consacrazione. Gli sposi non si devono incontrare, l’uomo deve farsi accompagnare in chiesa da amici (per evitare ripensamenti, si dice). Guai se ha visto il vestito della sposa prima di arrivare in chiesa. Inoltre, se non si vuole essere baciati dalla sfortuna, quando si rientra a casa, il marito deve varcare la soglia con in braccio la sposa.  Questa usanza è nata dagli antichi romani per evitare che la moglie inciampi, simbolo di malaugurio.   

Queste sono solo alcune delle numerose tradizioni legate al matrimonio, rispettarle tutte sarebbe quasi impossibile. Nello stesso tempo, conoscerne e praticarne alcune, è un modo per rendere ancora più unico un giorno davvero importante. Ma le usanze sono uguali in tutto il mondo?  

Rapire la sposa. La tradizione romena è alquanto bizzarra.  Lo sposo deve tenere sott’occhio sua moglie, se non sta attento verrà rapita. Il riscatto si paga con bottiglie di whisky o champagne, oppure con una dichiarazione d’amore in pubblico. Sarà il padrino che si occuperà del riscatto nel caso in cui la sposa venga rapita entro mezzanotte.

Picchiare i piedi. In Corea del Sud, la sera del matrimonio, secondo tradizione, gli amici dello sposo gli levano scarpe e calzini. Legano le caviglie tra loro con una corda mentre gli invitati iniziano a frustargli i piedi con un pesce, la corvina, simbolo di intelligenza e forza. Fustigare il marito, inoltre, è una sorta di incoraggiamento a svolgere i propri doveri coniugali nel miglior modo possibile. 

In Italia se rapissimo la sposa o picchiassimo con un pesce qualcuno forse chiamerebbero le forze dell’ordine. Nel nostro caso dobbiamo prestare attenzione a tanti altri dettagli se vogliamo si realizzi il celebre“Vissero felici e contenti”.  

 

di Luca Mordenti

 

 
 
 

 

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