Plogging: la corsa svedese che fa bene all’ambiente

Il concetto di benessere psicofisico è ampiamente acquisito dalla società, e condiviso dalla gran parte di questa

PloggingLa nuova e più innovativa “frontiera”, oggi è quella capace di coniugare cura del corpo umano…e di quello verde. Ed a offrire un modo accattivante e semplice per farlo, è il plogging, disciplina sportiva ideata in Svezia nel 2016, e che ormai ha preso piede anche in Italia.

Vi state chiedendo se sia semplicemente un caso, che sia lo stesso Paese che ha dato i natali a Greta Thunberg, la giovane attivista ambientale che ha lanciato nel mondo l’iniziativa Friday For Future? Ovviamente no. Il “padre” del plogging, infatti, è Erik Ahlström, atleta di Stoccolma che, decise di trovare una soluzione allo sgradevole e pericoloso problema dei rifiuti disseminati in città.

Perché “plogging” e cos’è?

La parola nasce dalla combinazione tra due termini: uno svedese, plocka upp, che significa pulire/raccogliere, ed uno inglese, running, noto praticamente a tutti.

Plogging indica quindi l’attività di corsa/camminata veloce durante la quale ci si occupa di raccogliere i rifiuti, per poi buttarli nel luogo idoneo. Insomma, una disciplina che conferisce allo sport un valore aggiunto, quello etico della sostenibilità, dell’attenzione gentile ed accudente nei confronti della Terra. L’unico pianeta che, ad oggi, ci è dato di popolare.

I vantaggi del plogging

PloggingLa variante svedese del running può apportare all’organismo benefici anche più significativi della corsa tradizionale, in quanto le affianca molteplici piegamenti resi necessari dall’attività di raccolta dei più diversi rifiuti (mozziconi di sigarette, bottigliette di plastica, cartoni di pizza).

Insomma, scegliendo di praticare il plogging, si ha la possibilità di fare anche squat, tonificando glutei e quadricipiti.

Keep Clean And Run: chi è il più bravo plogger del mondo?

I primi campionati mondiali di plogging si sono tenuti a ottobre 2021 nel territorio compreso tra i sette comuni della Val Pellice, sulle Alpi torinesi. Il criterio per decretare il vincitore? Il maggior numero di rifiuti rimossi (e quindi di anidride carbonica “risparmiata”) percorrendo il più elevato numero di chilometri.

 

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)


 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci