Scusate se esisto. Cos’è l’ecoismo e perché uscirne

Autocompiacimento Vs ripiegamento

Colonizzazione Vs ritiro

Parlare Vs ascoltare

Sono solo alcune delle coppie di opposti che illustrano il ruolo assunto reciprocamente dal narcisista e dall’ecoista. Un termine, quest’ultimo, introdotto da Craig Malkin (psicologo clinico e docente di psicologia nella scuola di medicina di Harvard), autore del libro Che c’è di male nel sentirsi speciali? Trasformare il narcisismo in un vantaggio per se e per gli altri.

EcoismoL’ecoismo è costituito da una serie di comportamenti messi in atto per adattarsi, mimetizzarsi (ed in ultima istanza sopravvivere) in un contesto dominato da una personalità patologicamente narcisista. Può trattarsi di un genitore, un fratello, un amico, o un partner che, “grazie” alla strabordante voglia di parlare, essere guardato ed elogiato, fagocita e vampirizza le energie di chi lo circonda, restituendo null’altro che una sensazione di sfinimento e frustrazione.

Sovrastato dalla voce e dai bisogni del narcisista disfunzionale, l’ecoista matura l’erronea convinzione che, per essere accettato, deve scongiurare ad ogni costo l’eventualità di assumere atteggiamenti ascrivibili al narcisismo. Poco importa che quest’ultimo, se coltivato in modo equilibrato, compensandosi con l’empatia, contribuisca a rafforzare l’autostima e sviluppare le proprie risorse.

Ecoismo: per non disturbare, rinuncio a parlare

L’ecoista è vittima della sindrome di Eco, che prende nome da un personaggio della mitologia greca: una ninfa costretta, suo malgrado, ad essere complice delle innumerevoli tresche di Zeus.

In virtù del suo eloquio brillante ed accattivante, infatti, il re degli dei le ordinò di intrattenere chiacchierando Era, per impedirle di accorgersi dell’assenza di lui.

Ad un certo punto, però, Era capì quello che stava succedendo e, “onorando” la sua fama di dea vendicativa, privò la ninfa della capacità di parlare. Avrebbe potuto soltanto ripetere le ultime parole pronunciate dagli altri, e ciò la rese il bersaglio del dileggio di Narciso.

Simmetricamente, l’ecoista evita di esprimersi (e quindi scegliere/determinare il suo posto nel mondo) preferendo limitarsi a raccogliere le parole altrui, e rendersi invisibile.

L’ego ipertrofico del narcisista disfunzionale lo schiaccia in un angolo, finché si convince che lì è l’unico posto in cui può stare (ed il solo a cui deve aspirare).

L’ecoismo nasce come reazione alla paura di scoprirsi narcisista. Ci si convince di essere un peso, per cui esporsi al mondo, quale che sia il modo scelto per farlo, costituisce fonte di fastidio e disturbo per gli altri. È così che si perde consapevolezza dei propri desideri, pensieri ed emozioni: il proprio malessere, però, non scompare. Al contrario, si acuisce, diventando inquietante come muoversi a tentoni nell’oscurità.

 

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)

 

 

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