Vivere il qui e ora è una questione di allenamento

Sessantamila.

overthinkingQuesto il numero di pensieri che facciamo giornalmente. E non in maniera ordinata, ma confusionaria, sovrapponendo argomenti l'uno all'altro. Così capita che la nostra mente passi veloce dal "cosa mangerò a pranzo"  alle riflessioni sui massimi sistemi. 

La totale concentrazione, il cosiddetto stato di grazia, tra smartphone, social e mail, sembra ormai un lontano miraggio.

Siamo talmente abituati a giostrarci tra mille cose da fare che abbiamo sempre l’ansia del futuro, senza riuscire a focalizzarci sul presente.

La concentrazione infatti è uno stato mentale, che aiuta a incanalare la nostra attenzione su quello che facciamo e vogliamo. Funziona esattamente come un muscolo: più lo esercitiamo, più migliorano i risultati che otteniamo.

La mente è come il mare

Secondo il famoso psicoterapeuta Stephan Bodian, che segue la filosofia buddista zen, il trucco per la pace mentale non riguarda le circostanze, ma il modo in cui vi rispondiamo. 

La capacità di concentrarsi su un singolo obiettivo è molto importante. Le persone determinate e concentrate tendono a lavorare di più e eseguire le attività più in fretta. Di solito hanno un lavoro meglio retribuito e reti sociali più estese.

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Dobbiamo considerare che la nostra mente è come il mare: quando in superficie imperversa la tempesta, nelle profondità dell'oceano vige la massima calma. 

 

Quando la concentrazione finalmente impregna mente e corpo siamo in grado di mettere da parte paure e preoccupazioni. In questo modo le nostre prestazioni migliorano perché ci concentriamo sul presente, sul qui e ora e ci sentiamo meglio.

Dunque l'obiettivo non è cambiare le cose che ci stanno intorno ma il modo in cui ci relazioniamo a ciò che accade nella vita. 

Scegliere le priorità

lavoro-creativoArrivati a questo punto vi starete chiedendo se abbiamo per voi alcune chicche per rimanere concentrati:

1) Fate prima il lavoro creativo.

Normalmente si fa prima il lavoro noioso e ripetitivo, lasciando per ultimo quello maggiormente impegnativo. In realtà dopo un’ora non si ha più la stessa capacità di concentrazione e focalizzazione, quindi sarebbe meglio fare il contrario.

2) Distribuite intenzionalmente il vostro tempo.

Sapevate che secondo degli studi siamo realmente concentrati soltanto sei ore a settimana? È il caso di essere veramente diligenti nello scegliere le attività che svolgeremo in quelle ore.

Meglio dunque cercare di capire quando siano davvero i momenti migliori per noi. In questo modo però abbiamo perso la capacità di rimanere concentrati, trattando la distrazione come fosse un’abitudine e allenando il cervello... ad essere disattento.

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di Irene Caltabiano

 

 

 

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