Ultima truffa dell’Europa ai danni dei giovani: il programma Garanzia giovani
Un giovane di 23 anni racconta a Fanpage la verità sul Programma Garanzia giovani
E’ partito il primo maggio 2015 il programma Garanzia giovani, un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea “Garanzia Giovani” (Youth Guarantee) volto a contrastare la disoccupazione giovanile che in UE ha raggiunto il tasso del 23,2%.
Ovviamente rientra nel progetto anche l’Italia che ha raggiunto un livello di disoccupazione pari al 43,3%. In particolare il programma vuole occuparsi dei “neet”, i giovani entro i 24 anni che non studiano e non lavorano.
Ma chi sono i neet?
Ciò che potrebbe apparire un cosa buona e giusta in realtà si è rivelato un vero e proprio sfruttamento dei datori di lavoro ai danni dei giovani, secondo la testimonianza di un giovane siciliano di 23 anni che da subito ha aderito al progetto confessando di essere "schiavizzato a €2,50 l'ora. I miei sogni sono stati calpestati, siamo tutti depressi, abbandonati, senza stimoli, disposti a tutto".
Disoccupati tuttofare
Nella lettera a Fanpage il giovane laureato confessa non solo di non aver sviluppato delle competenze specifiche ma anche che le sue mansioni si sono moltiplicate nel corso dei mesi facendolo diventare una sorta di tuttofare all’interno dell’azienda per 8 ore al giorno tutti i giorni!
Ma la cosa incredibile è che come scrive :” Ad oggi sono più di 4 mesi di lavoro non ancora retribuito. Non ho riscontri da parte dell'azienda, non ho più stimoli. Alla fine dei 6 mesi non mi assumeranno. Lavoro per 2,50 euro l'ora, non è una situazione sostenibile".
La lettera prosegue evidenziando questa truffa ai danni degli italiani onesti ed esprimendo i sentimenti dei tanti giovani italiani disoccupati: ”i politici parlano di lavoro per i giovani ma questo è solo un mezzo per sfruttare chi ha in testa tanti sogni, calpestati ogni giorno da questa politica, da questo mondo alla rovescia, da politici con stipendi stratosferici. Poi ci sono i giovani che muoiono di fame, che fanno gli schiavi. Siamo senza sbocchi, disperati, depressi e non abbiamo più stimoli. Siamo giovani con dei sogni che resteranno chiusi nel cassetto. Ci hanno abbandonato tutti".
Giudicate voi se questo è un paese per i giovani!
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Simona