Allenare il corpo ed esercitare la mente non basta per ricevere il flusso del benessere

Ma è proprio vero che fare sport fa bene alla mente?

Verosimilmente praticare della attività fisica fa bene alla salute

Ma esattamente di quale salute stiamo parlando? 

Sarebbe bene applicare al concetto ordinario (occidentale) di ‘salute’ un approccio e una visione integrata per parlare di salute in senso olistico (orientale), che adesso tanto piace, e rispettare la relazione intrinseca di spirito – mente – corpo ideale per il raggiungimento di qualsivoglia ‘equilibrio omeostatico’.

I vantaggi del muovere il corpo

Il movimento e l’esercizio fisico svolgono una serie di funzioni positive e vantaggiose, tra le quali

  1. Una forte e valida ‘funzione antidepressiva’ laddove siamo in presenza di una ‘nevrosi’ standard entro i parametri (chi non ne  è affetto nei ritmi compulsivi della quotidianità?) .
    Diverso invece è il caso di una grave ‘psicosi’ che necessita l’intervento dello specialista.
  2. Miglioramento del benessere personale generale.
    Quando, in assenza di competizione, l’allenamento è rivolto a se stessi con motivazioni endogene e non esogene (avversario/vittoria).
  3. L’allenamento come deterrente del ‘rigonfiamento egoico’, che sfocia nelle forme del divismo pre/post – agonismo, modera i deliri di onnipotenza dell’atleta che alimenta un ‘agonismo psicotico’ che non fa benissimo alla psiche.
Allora che cosa fa "davvero bene"?

Il fitness di massa come attitudine contrastante di una certa  ‘pigrizia esistenziale’ arginata attraverso un muovere e sentire in modo olistico e sinergico i piani fisico, mentale, emotivo e ovviamente spirituale.

Via libera anche all’agonismo sano che stimola il superamento dei propri limiti verso la moderazione/modulazione delle pulsioni egoiche. Ma se muovere il corpo da solo, si sa, non basta…che dire della mente?

Muovere la mente per allenare la mente

Non è sempre detto che se la mente si muove il corpo faccia lo stesso… di fatto produciamo impulsi elettrici 24 ore su 24 che variano di modulazione distribuendosi su frequenze o onde specifiche (Berger 1929). 

Vediamo brevemente quali
  • Onde beta:
    sono quelle relative allo stress e al massimo dispendio fisico  e nervoso.
  • Onde alfa:
    sono quelle emesse in meditazione (yoga). Si riferiscono alla riduzione dell’attività celebrale e ad un maggiore autocontrollo  e creatività.
  • Onde delta
    sono quelle del sonno e della tranquillità. Favoriscono il rilassamento muscolare e la formazione dei processi rigenerativi dell’organismo.

…per esercitare la mente ci vuole un vero e proprio ‘allenamento psichico’…

Ma allenare il corpo ed esercitare la mente non basta per ricevere il flusso del benessere

Per "ricevere il flusso" bisogna "stare nel ritmo"!

 Stare a ritmo significa muoversi in tutti i modi possibili per riportare quotidianamente lo stato vitale a vibrare in sintonia con il corpo fisico, in armonica concordanza di corpo – mente – spirito.

E forse fare sport non fa bene quando c’è anarchia tra la mente e il corpo che può essere inibito da eccessiva resistenza al cambiamento, forte intolleranza alla frustrazione, incapacità di gestire i recuperi e di accettare/metabolizzare l’errore, per quanto riguarda fattori interni. 

Quando il livello di anarchia è forte lo sport rischia di sfociare in un danno biologico. 

Pensare di allenare il corpo allora potrebbe essere dannoso. Credo che forse bisognerebbe allenare una parte (la mente) in vista della ‘salute’ del tutto (il corpo). 

Nel dubbio meglio iniziare a meditare su come cavalcare l’onda per azzeccare la giusta frequenza….sperando sia Alfa!

Laura
Blogger Alfa

 

 

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