Ascoltare musica? È come fare sesso o mangiare qualcosa che ci piace

«Senza musica la vita sarebbe un errore».
Anche un pessimista come  Nietzsche era innamorato di Euterpe. In macchina o a lavoro, a casa o per strada, le canzoni sono compagne insostituibili delle nostre giornate. Non solo la musica lenisce lo stress e ci rilassa, ma è scientificamente provato che fa bene a cuore e cervello.
 
Lo studio
L’esperimento è stato realizzato dall’Università di Nis, in Serbia, su un campione di 74 pazienti con malattie coronariche. Sembra che l’ascolto della musica preferita abbia avuto un beneficio significativo sulle patologie legate al cuore. 
Il campione coinvolto è stato divisi in tre gruppi. Il primo doveva ascoltare musica per trenta minuti al giorno, il secondo per un tempo indefinito e il terzo infine doveva dedicarsi solo all’esercizio fisico. I risultati hanno rivelato che, anche se lo sport è fondamentale, la musicoterapia  ha comunque un' influenza rilevante sulla nostra salute. Chi ha ascoltato musica per mezz’ora al giorno  ha mostrato miglioramenti globali del 39%  contro i 19 e 29 per cento degli altri gruppi. La dott.ssa Marina Delijanin Ilic, a capo dell’esperimento, ha spiegato che la musica apporta endorfine al cervello, elemento che migliora la salute vascolare.  
 
La musica è come il sesso
Altri studi hanno dimostrato che, a livello neurologico, ascoltare la nostra musica preferita può addirittura sostituire il piacere di mangiare qualcosa di buono o quello derivante dallo stare sotto le lenzuola con il partner
Il dottor Robert Zatorre, dell’Università di Montreal, insieme a un gruppo di colleghi ,ha dimostrato per mezzo di scansioni cerebrali che, quando si ascolta la melodia del cuore, si attiva il sistema mesolimbico, comunemente associato al piacere e alla gratificazione. 
Un esperimento della Kaohsiung Medical University, pubblicato su BMC Complementary and Alternative Medicine ha addirittura dimostrato come prestare orecchio alle melodie di Mozart riduca le crisi epilettiche.
 
Il benessere? Questione di frequenze
I benefici che derivano dalle nostre melodie preferite tuttavie dipendono dall' elemento costituente della musica: le frequenze. Melodie classiche o pop sono in genere composte  da frequenze positive, mentre rock o heavy metal a volte contengono una sequenza di suoni che potrebbero emanare frequenze negative. 
 Non solo ritmi  buoni e cattivi però. Da considerare anche la presenza o meno delle frequenze stesse. Con l’avvento dell’Mp3 infatti sono aumentati fruizione e storage, a discapito della qualità. Il processo di compressione per memorizzare il suono sacrifica infatti i dati presenti nel file originali. Perciò se davvero volete fare musicoterapia , ascoltate vinili o cd o al massimo file digitali in formato Wave o FLAC. 
In commercio ci sono anche auricolari che promettono un suono pulito e potente come i Fighter di Ubsound, dal design ergonomico e colorato., che garantiscono massima qualità. 
 
«Senza la musica per decorarlo, il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette » ( Frank Zappa).
 
 
Leggi anche: 
 
Iscriviti al canale YouTube >>>
 

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci