Autoproduco creme e saponi e ti insegno a far lo stesso. La storia di Claudia

Chi fa da sé...

autoproduzione saponi1Sono sempre stata una sostenitrice della lotta all’inerzia e alla negatività grazie allo svolgimento di un’attività pratica. 

Credo che di questi tempi, per quanto possibile, imparare qualcosa di nuovo, impegnarsi in qualcosa che consenta di uscire dal loop delle cattive notizie, possa diventare un toccasana per la salute mentale. 

Cucinare un piatto diverso, dipingere, cucire, darsi al fai da te, possono aiutare nell’intento di fuggire, per qualche ora, da problemi e pensieri.

Oggi peraltro, chi ha un hobby, è certamente facilitato nel condividerlo con un pubblico ampio, con possibilità di aprire un blog o addirittura un e-commerce. 

Quella di Claudia è una delle tante storie di cambiamento, di business nati per caso che si sono allargati sempre di più, fino a trasformarsi in una realtà consolidata. 

Autoproduzione di prodotti cosmetici

Claudia Ferretti, da sempre interessata al mondo della sostenibilità, è riuscita ad abbinare la sensibilità per l'universo green alla cura della pelle. 

Sul suo blog, Gli Alchimisti.com, sposa i temi di ecologia e autoproduzione, condividendo con i lettori tutto ciò che scopre e impara sperimentando, autodefinendosi "viaggiatrice della sostenibilità".

Sul sito si trova davvero di tutto, dalle ricette di base, tipo quelle per saponi e creme per il corpo o il viso, fino a quelle per dentifrici, creme solari e doposole. 

Claudia basa il suo piccolo laboratorio casalingo su dei principi rigorosi.«Tutto quello che propongo si può creare in una piccola cucina, con materie prime semplici, facilmente reperibili e, soprattutto, poco lavorate, perché l’obiettivo principale è creare prodotti ecologici sani ed economici» ha dichiarato in un’intervista all’Italia che cambia.

La parola chiave? Semplicità

La prima tappa del "viaggio" che l'ha portata alla creazione del suo ultraseguito blog è stata stilare una mappa di tutto ciò che non voleva utilizzare più su pelle e capelli. 

Inizia così a studiare l’INCI, l’elenco ingredienti dei saponi e dei cosmetici, e a rispolverare le conoscenze di chimica, scoprendo infinite possibilità di creare.

«Ho iniziato con i saponi perché sono il prodotto che impatta di più a livello di inquinamento delle acque dopo l’uso e di plastica dei flaconi. Poi, ho proseguito con le creme, gli unguenti, gli shampoo solidi, il dentifricio, le maschere e tutto il resto».

Ovviamente, Claudia ci tiene a specificare che quella dell’autoproduzione, per quanto la riguarda, anche a differenza di altri pseudo autoproduttori, è una strada priva di elementi chimici. 

Non serve competere con i prodotti delle grandi aziende, che magari daranno risultati più immediati ma nel lungo termine risultano nocivi. Le miscele utilizzate sono molto semplici, idratanti o nutritive, fatte con elementi di base, quali oli essenziali, burri, senza tensioattivi elaborati. 

Claudia-ferrettiE la semplicità è probabilmente la carta vincente di Claudia. Chi si avvicina a questo mondo spesso si scontra con ricette complicate e passaggi impossibili da seguire.

 «Quando scrivo una ricetta cerco sempre di pensare che debba essere adatta a tutti: nel momento in cui una persona non solo fa da sé ciò che serve, ma capisce anche cosa sta facendo e perché, sarà un autoproduttore per sempre!»

I prodotti infatti, a parte il puntare su ingredienti facilmente reperibili, sono anche realizzabili in poco tempo.«Ogni volta che mi riesce bene qualcosa, pubblico subito la ricetta, anche per non dimenticarla perché sono un po’ distratta (!) e la cosa più bella che mi hanno detto è stata: “Grazie, perché ho iniziato a fare il sapone grazie alle tue ricette così semplici!"»

Credo che Laura abbia centrato in pieno il suo obiettivo: farti venire voglia di aprire un laboratorio tutto tuo!

 

di Irene Caltabiano

 

 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci