Credito trasformato in debito. In Puglia condannata per anatocismo Antoveneta
07.03.2016 16:25
Nuova vittoria dei contribuenti sul fronte degli illeciti bancari. Il Tribunale di Bari ha obbligato Antonveneta a risarcire un’azienda di 35.000 euro, a fronte del credito di 150.000 euro inizialmente vantato. La decisione è arrivata dopo una diatriba processuale durata 16 anni.
A rendere nota la vicenda è stato Adusbef Puglia. «Non ci stancheremo mai di invitare i cittadini, i consumatori e le imprese a verificare sempre la legittimità del comportamento di banche e finanziarie, e a denunciare tutti i casi di abuso e di sopruso. Le nostre battaglie continuano, come sempre, non solo su un piano processuale ma anche su un piano informativo e divulgativo, per tenere sempre alta l'attenzione su temi di grande interesse per la collettività e per la sopravvivenza di tante famiglie e di tanti imprenditori». Questo il commento dell’avvocato Massimo Melpignano, vicepresidente della sede locale dell’associazione, che ha difeso l'impresa contro l’istituto di credito.

La sentenza, depositata lo scorso 23 febbraio, ha condannato l’istituto di credito a rimborsare una somma comprensiva di interessi. «Sul conto corrente della società sarebbero state commesse numerose violazioni: illegittima applicazione della capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi, illegittima applicazione delle commissioni, massimo scoperto, mancata pattuizione del tasso degli interessi passivi». Così il Giudice Concetta Potito, del Tribunale di Bari.
