Ferrero paga 3 anni di stipendio alla famiglia del dipendente deceduto

La dolcezza non è questione solo di cioccolato.
La Ferrero, una delle poche eccellenze industriali ancora italiane, ha fatto del  CSR, ovvero la responsabilità sociale di impresa, un marchio distintivo. Una clausola del contratto integrativo prevede infatti che, dopo la morte del dipendente, l’azienda sostenga la famiglia versando 3 anni di stipendio. Perciò, quando un loro dipendente, a causa di un tumore allo stomaco, lascia la moglie e due figli adolesecenti, l’azienda garantisce non solo lo stipendio che l’impiegato avrebbe preso per i successivi tre anni, ma anche un sostegno per i figli che vogliono studiare, fino ai 26 anni d’età. 
In tempi di aziende poco attente ai bisogni del dipendente, la multinazionale torinese gioca la carta dell’etica lavorativa.  La notizia è infatti diventata virale in pochissimo tempo. Molte famiglie con storie simili, dopo la morte del congiunto, si sono ritrovate non solo a dover affrontare il lutto ma, come se non bastasse, a far fronte a difficoltà economiche. 
Notizie che fanno bene al cuore e provocano sana invidia tra i lavoratori meno tutelati. Sono sempre più le aziende che garantiscono benefit ai lavoratori così da rendere la loro vita più serena. Tra gli ultimicasi anche Luxottica che non solo regala azioni ai lavoratori in occasione degli 80 anni del fondatore ma aumenta il premio produzione ai lavoratori che non si assentano mai. E consente di donare ore libere ad altri dipendenti. 
Perché i telegiornali non parlano anche di questo?
La dolcezza non è solo l'ingrediente del suo cioccolato.
 

La Ferrero, una delle poche eccellenze industriali italiane, ha fatto del CSR ( Responsabilità sociale di impresa) un marchio distintivo. Quando un loro dipendente, a causa di un tumore allo stomaco, lascia soli moglie e figli adolescenti, l’azienda garantisce lo stipendio che l’impiegato avrebbe preso per i successivi tre anni. Inoltre regala alla prole, fino ai 26 anni d'età, sostegno economico per gli studi. 

In tempi di aziende poco attente ai bisogni del lavoratore, la multinazionale torinese gioca la carta dell’etica lavorativa. Il post è infatti diventato virale in pochissimo tempo. Molte famiglie con storie simili, dopo la morte del congiunto, si sono ritrovate non solo a dover affrontare il lutto ma, come se non bastasse, anche difficoltà economiche. Notizie che fanno bene al cuore e provocano sana invidia tra gli impiegati meno tutelati. 

Sono sempre più le aziende che garantiscono benefit ai lavoratori in modo da rendere la loro vita più serena. Tra gli ultimi casi anche Luxottica che non solo ha regalato azioni ai lavoratori in occasione degli 80 anni del fondatore ma ha aumentato il premio produzione ai dipendenti che non si assentano mai, consentendo di donare ore libere ai colleghi.

Perché i telegiornali si accaniscono sulle notizie negative e non parlano anche di questo?

 

di IRENE CALTABIANO

 

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