Guardi troppo Netflix? Nasce il primo centro di disintossicazione

Non riuscire a staccare gli occhi dallo schermo, macinare una puntata dopo l’altra, perdere il sonno.

netflixIl binge watching è ormai una pratica quotidiana tra le nuove generazioni. Fare scorpacciata di film e serie tv è dovuto alla diffusione di diverse piattaforme di streaming, in primis Netflix. Dal 1997, prima in America e poi per l’intero globo, il portale ha conquistato miliardi di persone, con la sua vasta offerta e possibilità di guardare contenuti in qualsiasi momento e su tutti i dispositivi, a prezzi stracciati.

L’altra faccia della medaglia però riguarda una fetta di persone che hanno sviluppato una reale dipendenza dalla piattaforma. Individui che preferiscono un’overdose di episodi di Orange is the new black o Narcos a una sana chiacchierata con gli amici. Risultato? Diminuiscono notevolmente ore di riposo, vita sociale e cura del proprio aspetto fisico. Il binge watching sta insomma assumendo la forma di una vera e propria patologia. E, come per ogni malattia, serve una cura.

Ricominciare dal reale

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ReSTART è il primo centro di riabilitazione da schermi tv o smartphone e soprattutto da scorpacciate di contenuti. L’idea è di Hilarie Case, counselor mentale . «Ogni settimana non si fa altro che parlare di una serie, si twitta, si chatta, sullo stesso argomento, con il risultato di stare un sacco di tempo incollati a social e device elettronici. Fino al prossimo titolo di successo». 

La soluzione?  I pazienti non devono guardare un contenuto dai 45 ai 90 giorni e utilizzare il tempo che prima si impiegava in una fruizione forsennata facendo sport, mangiando sano, recuperando sonno e preferendo i rapporti umani anziché il “contatto” con gli schermi.

I legami con la depressione

netflix-3Numerosi studi hanno rilevato che, nonostante quasi tutti a volte facciamo vere e proprie maratone di contenuti, la tendenza a chiudersi in casa di fronte a tv o pc è più comune tra le persone che sofforno di tristezza e solitudine. In fondo potrebbe sembrare scontato: se sei giù di corda non hai troppa voglia di interagire con gli altri. Ma, in un' ottica di utilizzo prloungato e continuativo, l’obiettivo finale però sarebbe lo stesso di qualsiasi dipendenza: mettere a tacere le emozioni negative e rifugiarsi  in una vita fittizia per sfuggire alla propria.

 

di Irene Caltabiano

 
 
 

 

 

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