Jonny Job: il passaparola (digitale) premia chi lo fa e chi lo riceve
Sottovalutata o demonizzata. Certamente bistrattata
La condivisione delle informazioni, quando c’è di mezzo la ricerca di lavoro, è oggetto di considerazioni estremamente polarizzate. Collocate agli estremi opposti. Se sono stati amici, parenti, ex colleghi o conoscenti a segnalarci un’offerta che ci ha poi cambiato la vita, tendiamo a sminuire o dare per scontata la gratuità del passaparola. Se invece a proporci per quel posto vacante è stato un dirigente o una figura autorevole (non solo nel suo ambito), preferiamo la reticenza, temendo il giudizio altrui.
Uno dei tanti meriti del digitale è che spesso “rinfresca” e nobilita metodi e approcci nati in epoca analitica. Stavolta, a contribuire (in positivo) alla reputazione della cara vecchia segnalazione è l’app Jonny Job, lanciata il 6 ottobre 2021 da Openjob Metis, l’unica agenzia del lavoro quotata in Borsa.
Jonny Job: istruzioni per l’uso
L’app, scaricabile gratuitamente, consente di visualizzare tutte le offerte lavorative proposte da Openjob Metis, e scremarle per settore e area geografica di riferimento.
Conosci qualcuno che sembra essere tagliato su misura per quel posto di copywriter senior? Segnalalo tramite Jonny Job: sarà poi Openjob Metis a mettere in contatto l’azienda con il fortunato da te indicato. Inizia così il vero e proprio iter di selezione.
Ma non finisce qui: per ogni segnalazione che fai, guadagni un certo numero di punti, e raggiunte determinate soglie, potrai ottenere uno dei premi indicati nell’apposito catalogo.
Resti senza lavoro, o sei in cerca di una collaborazione aggiuntiva ma part-time? Puoi essere tu il fortunato segnalato dalla tua cerchia relazionale. Per Jonny job, i ruoli sono intercambiabili.
La ( presenza o l’assenza di ) fiducia dà forma e condiziona molte più azioni quotidiane di quante pensiamo. Perché, allora, non mettere in rete la propria esperienza, innescando un circolo virtuoso? La forza di Jonny Job è tutta in questa (apparentemente) semplice ma trasformativa constatazione.
E a dimostrarlo sono anche i numeri: secondo i dati contenuti nell’ultimo rapporto Inapp, infatti, il primo metodo di ricerca lavorativa, per le persone di età compresa tra 18 e 32 anni, è il passaparola. E l’80% del campione intervistato da Openjob Metis indovinate come ha trovato lavoro?
Quando le cose non mi divertono, mi ammalo (H.B.)
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