L'ABC del quartiere, la scuola "si fa strada"

La cultura su due ruote

abc-logoL’ABC del quartiere è un gioco di parole tra il principio di ogni insegnamento e il mezzo che dovrebbe consentire di portare avanti un innovativo progetto: una bici itinerante per diffondere cultura anche nei quartieri meno agiati della città. 

Un servizio di doposcuola non convenzionale, che trasforma gli spazi urbani in luoghi di aggregazione e studio destinato a bambini e bambine. 

Al momento l'iniziativa è partita dal quartiere San Siro. Ed è proprio dagli abitanti di tale zona del capoluogo lombardo che potrebbe svilupparsi la riqualificazione urbana. 

La creatività è l’ingrediente principale per restituire valore a una delle risorse più preziose, ovvero i cortili.  

Piazzale Selinunte rappresenta un particolare spaccato di realtà, con forte etereogeneità sociale e territoriale e diverse problematiche, fra le quali la povertà educativa, la dispersione scolastica e la scarsa alfabetizzazione.  

Uno dei problemi più evidenti è la mancanza di un doposcuola, della presenza di qualcuno che si occupi dei bambini e li intrattenga con intelligenza anche dopo le ore di lezione, valorizzando il senso di identità e comunità. 

L'ABC del quartiere, puntare sulle nuove generazioni

abc-teamUn team tutto al femminile, composto da Rebecca Coacci, Luisa Zecca, Melissa Miedico, Alice Dragan, Carlotta Bagnasco e Aurora Ciminnisi, personalità eterogenee, unite dalla volontà di offrire al quartiere e alle famiglie meno fortunate nuove opportunità di apprendimento e condivisione. 

Educatrici professionali, docenti universitarie, esperte di comunicazione, che mettono a disposizione le loro competenze relazionali, per raggiungere un obiettivo comune. Peraltro il progetto, nato come un crowdfunding su Produzioni dal Basso, ha raggiunto in pochissimo tempo l’obiettivo. 

Il budget verrà utilizzato per l’acquisto della bici cargo e dei materiali didattici come libri, giocattoli e cancelleria, per rendere l’esperienza del doposcuola la più educativa e divertente possibile. 

Inoltre ci saranno anche servizi di aiuto-compiti, spazi di ascolto per famiglie e sviluppo di buone pratiche per rafforzare e diffondere l’identità di quartiere. 

Un ottimo modo per rivalutare ambienti e persone.  

 

di Irene Caltabiano

 


 

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