L'apertura mentale passa anche dalle emoticon?

In principio erano le pittografie.
 

Ovvero rappresentare la cosa vista e non udita. In un certo senso, stiamo regredendo a qualcosa di simile. Le emoji, (evoluzioni delle emoticon, le faccette che sui 3310 riproducevamo con la punteggiatura) rappresentano il linguaggio universale moderno? O sono destinate a creare ulteriore confusione?

È un dato di fatto che, nonostante siano rinchiuse nello spazio limitato dei nostri smartphone, le emoji stiano diventando la cartina tornasole del tessuto sociale. Basta pensare alle faccine multietniche e gay friendly recentemente introdotte da Apple.

La nuova frontiera del cambiamento riguarda l'introduzione di emoticon che rappresentino diverse culture religiose. La richiesta arriva da Rayouf Alhumedi, ragazza di quindici anni di origine saudite. Vive a Berlino e indossa lo hijab, un foulard che copre capelli, orecchie e nuca, lasciando visibile solo il volto. La copertura minima che la tradizione musulmana richiede alle donne. Come tutti i suoi coetanei, Rayouf usa Whatsapp, ma, rovistando tra le faccine disponibili, non ne ha trovato neanche una che la rappresentasse.

Ad inizio estate la ragazza ha perciò deciso di fare esplicita richiesta al servizio clienti di Apple per inserire una nuova emoticon con il velo, senza ottenere risposta. Poco tempo dopo, raccogliendo informazioni su Internet, è riuscita ad avanzare la proposta a Unicode Consortium, organizzazione che ha il compito di mantenere una scrittura comune nel campo dei caratteri informatici.

Non era la prima volta che veniva avanzata una richiesta simile. Rubab Haman, musulmano che vive in Australia, aveva lanciato qualche mese fa una petizione su Change. Org facendo esattamente la stessa richiesta.  Ad oggi mancano solo 300 firme per raggiungere i 2500 sostenitori richiesti.

Nascita di un' emoticon
 

Che succede prima che un emoticon venga approvata ufficialmente? La procedura può durare anni. Elementi fondamentali per introdurre un nuovo simbolo sono la valutazione su significato, utilizzo e realizzazione grafica. L'Unicode Consortium è una società no profit, composta dai rappresentanti delle maggiori compagnie tecnologiche e digitali: Apple, Facebook, Google, Microsoft , Yahoo, Huawei, Oracle, Adobe, Ibm. Vengono approvate solo 60-70 emoticon l'anno.

Comparire fra le emoticon significa essere dunque “socialmente legittimati”? Sicuramente non è l'unico elemento da considerare. Chissà se la visione costante di certe categorie culturali, anche se rappresentate solo graficamente, può aiutarci ad una maggiore accettazione della diversità. Tuttavia è indubbio che le emoticon siano sempre più uno specchio dei tempi. 

Di recente un gruppo di dipendenti Google hanno proposto una nuova serie dedicata alla parità di genere sul lavoro. Più attuali di cosí...

di Irene Caltabiano

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