Miele sul balcone: diventare apicoltori fai da te

Allevamenti di api su balconi e terrazze?

apicoltura6Un fenomeno in crescita esponenziale. Dopo la coltivazione degli orti urbani su tetti e terrazzi impazza l'apicoltura, diffusasi lentamente tra Parigi, Londra e Toronto; Una moda bizzarra e temporanea? A dispetto delle aspettative, un vero e proprio boom.  

A Melbourne, ad esempio, sono già 500 gli alveari installati sui tetti di bar, ristoranti, alberghi, giardini.  Le piante della città non sono coltivate normalmente per produrre alimenti e, nella maggior parte dei casi, non subiscono trattamenti intensivi a base di pesticidi e fitosanitari. Questa possibilità consente la creazione di mieli differenti. Ma, soprattutto, a km 0.

Il kit dell'apicoltore

apicoltura-10Lo sa bene anche Beppe Manno che con il suo apicolturaurbana.it, offre un kit per avviare l'autoproduzione di miele.

«Abbiamo ideato un pacchetto per avvicinare le persone al mestiere, che comprende un’arnia completa da dieci favi, l’attrezzatura per curarne una famiglia, tuta, maschera, guanti, un piccolo smielatore manuale, la formazione con videoguide e un forum dedicato per dubbi e assistenza» spiega Beppe. Costo del kit? Da 499 a 899 euro, a seconda del tipo di smielatore.

Curare le api permette di produrre miele per uso familiare ed ha inoltre un valore educativo. Ci si prende cura degli insetti, si impara a seguirne il ciclo produttivo. Un programma che funziona anche a livello didattico, tanto che c’è richiesta di installazione di arnie anche in aziende e scuole.
 

Inoltre, a dispetto di ciò che si pensa, non è pericoloso allevare api. «Non sono aggressive se si procede come insegniamo» dice Manno. «Quando si opera coi favi, si calmano le api con un affumicatore. Pensate che il loro ronzio ha persino effetti rilassanti. L’aria degli alveari è usata come cura, in spa dell’Alto Adige».

Le api amiche dell'ambiente

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L’utilità delle piccole amiche a strisce gialle e nere, inoltre, è enorme per l’inquinamento ambientale. Raccolgono sul loro corpo le particelle inquinanti. Pensate che le rilevazioni effettuate dopo il loro ciclo di vita servono a controllare il tasso di inquinamento.

«L’apicoltore professionista deve fare i conti con molte morìe e con l’uso spropositato di pesticidi e sostanze chimiche in agricoltura. Ma il miele anche in città può essere di buona qualità, perché non vi si pratica l’agricoltura estensiva, le api prelevano il polline nella profondità degli organi del fiore e lo trasportano in sacche nelle proprie zampe, al sicuro dall’inquinamento».

irene-caltabiano

di Irene Caltabiano

 

 

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