Olio di cbd: quali sono i benefici?

La cannabis? Dà il suo meglio quando NON è inebriante

L’opinione pubblica fatica ancora a distinguere tra marijuana e canapa, e ciò contribuisce a perpetuare lo stereotipo per cui il principale utilizzo della cannabis sia quello a carattere ludico. L’ignoranza nel senso etimologico del termine si mescola così ad un (pre) giudizio che ha come prima e deleteria ripercussione su tutti, l’impossibilità di ricorrere ai cannabinoidi per curare molteplici disturbi tra cui ansia, insonnia, epilessia. Ed è una sconfitta per l’intera società, considerando la massiccia diffusione di queste problematiche.

Fortunatamente è stata l’iniziativa privata, in anni recenti, a farsi carico dell’onere e dell’onore di smantellare i luoghi comuni, promuovendo la conoscenza delle proprietà benefiche dei cannabinoidi tramite la commercializzazione di prodotti mirati tra cui l’olio di cbd (anche detto cannabidiolo).  

Come viene prodotto l’olio di cbd e come agisce?

Olio-cbdViene ricavato dai semi, dai fiori e dallo stelo della canapa, è povero di THC, e quindi non determina un effetto inebriante nel senso letterale del termine. In altre parole, l’olio di cbd non conferisce lo stato di euforia tipico della marjuana e NON provoca dipendenza perché non è una sostanza psicoattiva. Interviene invece su una rete di recettori definita sistema endocannabinoide, preposta a controllare l’umore, alternanza sonno-veglia. I punti di forza del cannabidiolo sono noti e sfruttati - soprattutto nell’ambito della cura dell’epilessia infantile -  a partire dagli anni Quaranta del Novecento. Un significativo cambio di marcia/accelerazione, però, si è verificato negli ultimi anni.

Lolio di cbd viene assunto per via orale, e questo ne garantisce il rapido assorbimento da parte dell’organismo. Entra nel flusso sanguigno in pochi minuti, e dispiega la sua efficacia nel giro di 15-30 minuti, per un totale di 4-6 ore. Sfrutta il cosiddetto effetto entourage in quanto contiene molteplici sostanze cannabinoidi che, “lavorando” sinergicamente amplificano reciprocamente le peculiarità di ognuna.

Il cannabidiolo è commercializzato in otto differenti dosaggi (il più basso è 5%, ed il più alto 40%) accomunati dall’irrisoria presenza di THC (<0,2%), sostanza presente nella marijuana che determina l’effetto inebriante.

Come scegliere l’olio di cbd più adatto alla propria situazione?

Previo consulto medico, anche perché, se già si assumono altri farmaci, è necessario valutare in modo prudente e complessivo la situazione. Particolare cautela è consigliata alle donne incinte o che allattano: l’insufficienza di dati statistici in queste casistiche, infatti, rende preferibile evitarne l’utilizzo.

Se invece il medico dà il via libera all’assunzione di cannabidiolo, resta solo una cosa – relativamente semplice – da fare. Raccogliere informazioni sufficienti a scegliere l’azienda produttrice che garantisce i più elevati standard di sicurezza e controlli sulla qualità.

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)

 


 

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