Quell'acqua trasparente, pulita...e pubblica

Napoli non è solo la città di pizza e sfogliatelle.
È anche l’unico grande capoluogo d’Italia ad avere l’acqua pubblica. L’oro blu è un elemento così importante da dedicargli persino un museo, dove il visitatore può verificare quanta strada viene percorsa dalle fonti del Serino e dai pozzi della Campania occidentale fino ai rubinetti di casa. 
 
Mentre negli anni '90 le vecchie aziende municipalizzate sono state trasformate in società per azioni e la distribuzione è stata data in mano a privati, la capitale partenopea è andata controcorrente. Nel 2013 è nata Abc Napoli, che sta per Acqua bene comune, così ribattezzata sull’onda lunga del Referendum del 2011. Le tensioni non mancano, ma l’acqua è buona e la bolletta costa meno. 
 
 La chiave della gestione pubblica  è la garanzia del servizio. Abc Napoli ha una forma giuridica speciale, per cui il comune detta le linee di indirizzo, ma le politiche gestionali sono molto più autonome. In terra di camorra, si parla di cultura d’impresa e di bene comune, di trasparenza e onestà di gestione. « La vecchia società per azioni era amministrata come un feudo. Una gestione paternalistica, magari con iniziative illuminate come l’asilo interno per i figli e i dipendenti, ma con grande moltiplicazione di poltrone e stipendi non giustificati. Tutto a danno di investimenti e utenza »,  afferma Ugo Mattei, professore di diritto internazionale e presidente di Abc Napoli . 
 
Il laboratorio di analisi  di Via Argine analizza ogni giorno campioni prelevati da settanta punti  della rete, per esaminare residui che potrebbero rivelarsi tossici.  Tutto è organizzato nella massima trasparenza; sul sito di Abc basta cliccare un determinato luogo sulla mappa per risalire all' acquedotto di provenienza. L’acqua, arrivando da diverse fonti, può avere caratteristiche differenti, ma viene poi miscelata nei serbatoi in modo che la qualità non sia troppo difforme tra una tipologia e l’altra. 
 
Le scolaresche napoletane, nella sede del serbatoio dello Scudillo, giocano sulla lavagna luminosa, imparando il mondo complesso dietro al gesto quotidiano dell’apertura di un rubinetto, rendendosi conto di come sia difficile la gestione di una struttura di tali proporzioni. Da parte dei privati c’è un continuo tentativo di accaparramento delle fonti idriche, perché garantiscono un alto profitto. Abc però resiste, restaurando fontane cittadine e lanciando nuove campagne come Buona da bere, che ha ispirato la graphic novel Mammacqua.Venderesti  tua madre?, un po’ racconto, un po’ cronaca a dell’epopea " acqua di tutti". 
 
«La goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza » scriveva Lucrezio. La costanza di un’acqua gestita nella legalità e nella trasparenza. 
 
 
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