Riconcepire gli spazi scolastici: la rivoluzione della didattica danese

Vento del Nord

scuola-daneseL'importanza della scuola per la formazione dell'individuo è spesso sottovalutata. I metodi d'istruzione, soprattutto nel Bel Paese, risultano troppo distanti da ciò che poi risulterà utile appena fuori dalla campana di cristallo istituzionale.

Tuttavia, nel Nord Europa, stanno nascendo strutture innovative con l'obiettivo di rivoluzionare la formazione degli adulti di domani.

I Paesi scandinavi hanno spesso dimostrato di essere molto avanti sul tema, soprattutto nella capitale danese, da sempre punto di riferimento anche per l'architettura mondiale. Il cambiamento che stanno operando passa infatti in primis  dalla rimodulazione degli spazi che diventa motore di un nuovo modo di vivere la scuola.

Riconcepire gli spazi

orestad-1l'Orestad Gymnasium di Copenaghen (che corrisponde alla nostra scuola media) ha sovvertito il concetto di lezione frontale, consentendo ai ragazzi di svolgere un ruolo certamente più attivo dello stare seduti ad ascoltare passivamente le parole del professore.

La scuola diventa luogo di incontro e di ritrovo, di crescita comune; niente più lunghe mattinate di spiegazioni e pomeriggi di studio in solitaria, ma spazi che diventano vere e proprie agorà, utilizzabili la sera o persino nel weekend.

«Nella mia scuola precedente l’edificio era orrendo, sembrava un vecchio ospedale e non c’erano nemmeno posti per tutti» sono le parole di una studentessa che, adesso entusiasta della nuova realtà scolastica, sottolinea come una reimpostazione degli ambienti possa incidere sul rendimento generale.

Ecco allora che non esistono più solo le classi, ma tanti altri spazi che diventano parte integrante della didattica. Al piano terra, a parte gli uffici amministrativi (aperti e senza divisori ad abbattere le barriere tra “le alte sfere” e gli alunni) si trovano aree mensa e palestra che, grazie alle pareti scorrevoli,  si trasformano in un'area unica e sfruttabile in diverse maniere.

I tavoli del refettorio, una volta terminata la fascia prandiale, possono essere infatti riutilizzati dagli alunni per studiare insieme al di fuori degli orari di lezione. Anche la luce naturale filtrata dal soffitto denota che nulla è lasciato al caso. Una scuola che diventa insomma commistione tra ambienti formali ed informali, luogo abitabile nella sua totalità.

orestad-scuola-danese-2«Gli studenti che vogliono lavorare su un particolare progetto, suonare, produrre video e utilizzare gli studi e l’attrezzatura della scuola. Possono richiedere una tessera d’entrata e usare gli ambienti della scuola durante il weekend» racconta il preside.

A questa reimpostazione è anche legato l'uso di tecnologie particolari, perfettamente integrate e utlizzabili anche all'esterno dell'edificio. Saranno disponibili non solo postazioni per ogni studente ma anche tavoli negli spazi esterni per i lavori di gruppo.

 


«Ho iniziato in modo piuttosto tradizionale» afferma un professore che descrive il nuovo tipo di didattica. «Nella prima mezz’ora ho spiegato ai ragazzi quello che dovevano studiare, poi li ho mandati fuori nell’area dei gruppi dove dovevano discutere su alcune questioni legate al testo».

Una formazione che passa persino per la scrittura da parte degli studenti dei libri di testo (e-text book) creando percorsi di studi personalizzati per ogni classe. «I testi per gli esami orali di questa estate saranno scritti dalla classe stessa, ovviamente sotto la guida dei docenti. Gli studenti scrivono di volta in volta i vari capitoli del libro e alla fine avranno realizzato il testo per  i loro esami».

Imparare a coltivare e curare il proprio corpo

new island brygge schoolLa Orestad non è certo un caso isolato. La News Islands Brygge School, altra scuola secondaria della Capitale danese, vuole insegnare ai propri alunni l' ecosostenibilità come modus vivendi, coltivando e cucinando il proprio cibo e regalando uno spazio particolare all'attività fisica.

L'attenzione verso l'alimentazione è indubbiamente uno dei temi principali del progetto educativo. Non solo la mensa sarà il punto focale dell'edificio, una sala da pranzo a doppia altezza con due cucine che la fiancheggeranno, ma gli studenti coltiveranno le primizie sul tetto della struttura.

Gli alunni potranno inoltre interagire con il cibo in diversi modi: serre e giardini urbani, cucine all'aperto e addirittura un falò per cucinare all'esterno della struttura.

PARKOURLa scuola verrà inoltre dotata di pannelli solari e una serie di tecnologie per il risparmio energetico, seguendo alla perfezione il Danish low energy code, che stabilisce norme precise per il risparmio di energia: sarà dunque presente la ventilazione con recupero di calore,  quella naturale, l' illuminazione controllata dalla luce del giorno e l'isolamento termico.

Per quanto riguarda l'importanza dell'educazione fisica sono state create numerose aree ricreative che includono una pista da corsa, un'area parkour e un campo da calcio coperto. Gli spazi interni ed esterni sono collegati fra loro, a creare un unico ambiente ideale: una zona dedicata alle scienze naturali e collegata ad un'area esterna con un giardino di biologia, una serra per la fisica e la chimica e altri giardini.

Una concezione che sicuramente favorisce il confronto, abbatte le classiche barriere istituzionali e  rende l'istruzione molto stimolante. Una volta ancora, una realtà da cui dovremmo prendere esempio.

irene-caltabiano

di Irene Caltabiano

 
 
 

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