Se i macellai scarseggiano e i buoi inquinano
13.04.2016 15:39
I canadesi rifiutano l’impiego da macellai, lasciando agli immigrati stranieri il compito di sporcarsi le mani, nonostante crisi e mancanza di lavoro. «Nella presente situazione, dove stiamo assistendo a questi periodi di congiuntura difficile, è una circostanza molto particolare quella di aver dovuto ricorrere a lavoratori temporanei stranieri per occupare le posizioni scoperte» ha detto il ministro federale per l’occupazione MaryAnn Mihychuk. « Il nostro obiettivo è quello di fornire maggiori finanziamenti ai canadesi per ottenere le competenze necessarie e aiutare le aziende a reclutarli ».
Ammazzare gli animali? Chiedetelo a qualcun altro.
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Anche Ray Price, presidente di Sunterra Group, società che si occupa del macello di maiali, avrebbe bisogno di almeno venti impiegati nella sua azienda. Anche venticinque, se solo riuscisse a trovarli. E allora, come in molti altri casi, dove si vanno a cercare le risorse? Tra chi non ha niente da perdere, i rifugiati, nella maggioranza siriani. Ma non è così semplice come sembra, perché la religione islamica impone sia di non mangiare carne, sia, eventualmente, un preciso rituale di macellazione. Il fenomeno sarà un caso o dipende dalla diffusione della sensibilità a certe tematiche?
Il sondaggio
Un studio condotto da statistics.com, uno dei maggiori siti statunitensi di indagini sociali, ha evidenziato come ormai in America
il 60% della popolazione abbia un’alimentazione basata solo su frutta e verdura. Le cifre sono 7, 3 milioni di vegetariani, un milione e mezzo di vegani e 22, 8 milioni di persone orientate verso questo stile di vita. Le motivazioni? Salute, rispetto per l’ambiente e trattamento etico degli animali.
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Il video
E se si realizzasse davvero lo scenario auspicato da molti vegetariani, cioè se la richiesta di carne edibile fosse completamente annullata? Il canale youTube AsapScience, dedicato a divulgare la scienza in modo comprensibile a tutti, afferma che lasciando liberi i circa 33 milioni di chilometri quadrati oggi usati come terreni da pascolo (un territorio equivalente alla grandezza dell’Africa) potrebbero diventare desertici e incolti.
Ebbene, non sono i treni, le automobili, gli aerei a produrre la maggiore fetta di inquinamento, ma i bovini. Il metano prodotto dagli escrementi dei ruminanti aumenta l'effetto serra e risulta più nocivo dello smog delle auto. La cosa positiva potrebbe essere probabilmente un minor consumo di acqua, considerando che circa il 70% viene utilizzato per scopi agricoli.
Nel video si fa riferimento anche al fatto che oggi l’allevamento del bestiame, a parte il caso Canada, dà ancora lavoro a circa un miliardo e mezzo di persone nel mondo, che potrebbero avvicinarsi ad altri settori come non trovare più una collocazione.
Sarà il caso di cominciare a spostare lo sguardo anche su altri temi e non solo sul consumo del cibo? Diminuire la quantità di carne sì. Lottare contro gli allevamenti intensivi è ragionevole. Ma diventare tutti erbivori? Forse non avrebbe senso.
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