Verso un consumo più consapevole: i GAS

Il tempo da dedicare agli acquisti alimentari è spesso risicato. Si fa la spesa nei ritagli di tempo, rischiando così di riempire il carrello dando più ascolto alla pancia (in senso sia metaforico che letterale) che al cervello. Non tutti, infatti, riescono a stilare una lista della spesa e andare al supermercato a stomaco pieno. Ancor più difficile, quindi, effettuare acquisti ragionati, assicurandosi prodotti di provenienza certificata, biologici, magari con un occhio di riguardo anche al discorso equo-solidale. Il rischio è quello di accontentarsi di ciò che offre la grande distribuzione e di badare poco alla qualità dei beni acquistati. Un’ ottima soluzione a questo problema è rappresentata dai GAS (acronimo di Gruppi d’Acquisto Solidale), comunità spontanee di persone che si rivolgono direttamente ai fornitori, mirando ad effettuare acquisti equi, solidali e sostenibili, nell’ottica di un consumo critico e consapevole.

Come funziona?

Ogni GAS è strutturato in maniera differente. Alcuni gruppi, ad esempio, richiedono una quota d’iscrizione annuale (il più delle volte si tratta di una cifra simbolica). Settimanalmente gli organizzatori inviano tramite e-mail un file che riporta la lista dei prodotti disponibili con il rispettivo prezzo e ogni membro può compilare la propria lista della spesa virtuale, segnando la quantità di prodotti desiderata. Il giorno stabilito avviene la consegna nel luogo di ritrovo concordato e si paga l’importo dovuto.

Perché dovrei aderire a un GAS?

Le ragioni sono numerose. Bisognerebbe considerare il GAS come uno strumento per iniziare a mettere in atto una serie di relazioni virtuose. Il primo beneficio che se ne trae è legato al piacere personale: vi è mai capitato di acquistare frutta bellissima ma del tutto insapore? Ecco, grazie ai GAS potreste riscoprire il vero gusto dei cibi. In secondo luogo si favoriscono le aziende che applicano tecniche di coltivazione e di allevamento sostenibili e che garantiscono condizioni di lavoro decorose, con evidenti giovamenti per uomini, animali e ambiente.     

                                                                                                                                

E poi provare non costa nulla. Quando ci rechiamo al supermercato ci sentiamo protetti e girovaghiamo tra gli scaffali al sicuro nella nostra comfort-zone, ma perché non provare a cambiare?

 

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