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Legge di bilancio 2018. Non ho capito come l'Italia possa crescere!

Legge di Bilancio 2018. Le mie (personali) considerazioni

padoanCerto, qualcuno potrebbe dirmi, mentre legge questo post: "chi sei tu per fare queste affermazioni"?
E' vero. Non sono nessuno se non un blogger appassionato di economia, ma quello che ti descriverò qui di seguito appare talmente chiaro che non ci vuole un esperto per capire che è sempre solo fuffa.
 

Alcune considerazioni inziali

Partiamo dal PIL. Il prodotto interno lordo dell'Italia. Le previsioni e l'ISTAT dicono che chiuderemo il 2017 a 1,5% di crescita. Ultimi in Europa ma sempre un dato positivo ci portiamo a casa!
 
Il deficit. Ossia il disavanzo, incredibilmente aumenta dall'1,2% all'1,6%. In Europa qualcuno si sta incazzando, e anche giustamente. Ma che fate, ci dicono, crescete dell 1,5% con il disavanzo del 1,6%? Furbetti questi Italiani!
 
La pensione viene allungata a 67 anni. Per ora. Poi non si sa in futuro. Forse si arriverà a 70 anni.
Anche perché la vita media degli Italiani si è allungata e le soluzioni possibili sono 2
a. Riduci le pensioni attuali (pensa che rivoluzione)
b. Allunghi l'età pensionabile ai giovani (è molto più facile e produce meno perdite di voti)
 

Il debito pubblico. Gola profonda della nostra nazione

debitoIl debito pubblico non smette di aumentare. Neppure quest'anno. 
Nel 2017 la produzione interna non è cresciuta, ma il debito si. 
È tutto un bluff. Grazie alle politiche della BCE di tenere i tassi a zero, l'Italia sta risparmiando 15 miliardi all'anno di interessi. Ma anziché reinvestirli in ricerca, in aziende private che creano valore, vengono  bruciati dalla macchina pubblica in altra spesa.
Solo gli 80€ in busta paga, sono costati 30 miliardi!
 

Il Jobs Act?

Per 3 anni chi assumeva un dipendente non pagava i contributi sociali. L'inps per interderci!
Un bel vantaggio per l'imprenditore. Ma a tempo limitato. Eh si, l'offerta dura solo 3 anni.
Costo per lo Stato? Altro debito pubblico, e problemi di entrate all'INPS.
 
Ma secondo te, dopo il 3° anno che succederà?
 

Il debito pubblico è cresciuto del 3%

Ebbene si. Pil del 1,5% contro debito al 3%. Un affare!
Le tasse sono rimaste invariate. Ad agosto lo Stato aveva incassato circa 300 miliardi di tasse contro i 290 del 2016. 
In pratica siamo una nazione che cresce con i debiti! Fantastico!
 

La manovra di bilancio 2018...

led zeppelinEcco cosa prevede
1. Lotta all'evasione per una decina di miliardi. Poi scopri grazie a Report che la Vitrociset (di cui lo Stato è azionista) ha i conti alle Bermude
2.Asta pubblica per il 5G
3.Sviluppo della produzione. Come? boh...
4. L'IVA non dovrebbe aumentare
5. Sgravio fiscale sui giovani under 35 fino al 50%
6. Prestito Alitalia (un altro)
7. Aumento fondo cassa integrazione per i disoccupati
8. Bonus cultura di 500€ per il teatro e il cinema
 
Mah, forse è meglio che stacco per un attimo e mi ascolto Dazed and Confused dei Led Zeppelin...
 
di Duccio
Blogger insensato
 
 
 

 
 

 

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Voglio ampliare la mia attività. Come faccio?

Prestito per ampliare l'attività. Quali sono i requisiti per ottenerlo

Avete bisogno di un prestito per ampliare la vostra attività e non sapete come fare? 
 
In questa dettagliata guida vi mostriamo le soluzione a disposizione di giovani imprenditori e imprenditrici. Agevolazione per coloro che intendono sviluppare un business già esistente ma che necessita di un nuovo slancio economico.
 

Finanziamenti fondo perduto 2018 per giovani e donne

Per giovani imprenditori e imprenditrici che intendono sviluppare la propria impresa c’è la possibilità di ottenere finanziamenti a fondo perduto. 
 
Si tratta, a differenza del passato, di un’unica tipologia di incentivo: l’impresa a tasso zero. E’ riservata ai giovani con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e alle donne di tutte le età che vogliono diventare imprenditrici.

Tale incentivo consente un finanziamento a tasso zero per progetti di impresa con spese che possono arrivare a 1 milione e mezzo. 
C’è la possibilità di coprire fino al 75% delle spese totali, mentre il restante 25% deve essere sostenuto dall’azienda stessa attraverso la formula del cofinanziamento affidandosi a risorse proprie oppure tramite finanziamenti bancari.

Complessivamente è disponibile una dotazione complessiva di 150milioni di euro che andrà a coprire le agevolazioni per le quali saranno presentate le domande fino a esaurimento dei fondi. 
 
Attenzione perché non c’è una graduatoria di merito, ma le domande saranno prese in considerazione in base all’ordine cronologico di arrivo.
 
 

Quali attività sono finanziabili?

invitaliaPotranno accedere al finanziamento le seguenti tipologie di aziende: 
produzione di beni per il settore dell’industria e dell’artigianato, servizi alle imprese, servizi alle persone, commercio di beni e servizi, turismo e filiera turistico- culturale. 
 
Sarà invece possibile utilizzare i finanziamenti per realizzare una serie di attività, come opere murarie, acquisto del terreno, impianti macchinari e attrezzature, brevetti, licenze e marchi, servizi Ict, formazione, consulenze e programmi informatici. 
 
Secondo gli ultimi dati a disposizione e che fanno riferimento al 1 ottobre 2017 sono moltissimi i giovani imprenditori che si sono affidati a questa tipologia di finanziamento per dare una spinta alla propria azienda. 
Nello specifico sono oltre 300 le iniziative già finanziate per complessivi 73 milioni di euro di agevolazioni già concessi (ricordiamo che il tetto massimo è di 150 milioni di euro). Nuove o rinnovate imprese che hanno già creato oltre 1600 posti di lavoro.
 
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Come presentare la domanda?

La domanda per accedere al finanziamento Impresa a tasso zero si può presentare esclusivamente online attraverso la piattaforma di Invitalia seguendo pochi semplici passaggi. 
Prima è necessario registrarsi ai servizi online di Invitalia e successivamente si potrà accedere al sito per compilare online la domanda che dovrà essere corredata da un business plan e da tutta la documentazione necessari. 
 
Servirà poi la firma digitale e attivare un indirizzo di posta elettronica certificata. Basta seguire alla lettera le istruzioni indicate sul sito di riferimento.
 

Altre tipologie di prestiti per ampliare la tua azienda?

Finora abbiamo parlato esclusivamente delle opportunità e agevolazioni a disposizione delle donne o dei giovani di età compresa dai 18 ai 35 anni. Ma se sono il titolare di un’azienda e non rientro in questi parametri posso avere delle opportunità per ampliare la mia azienda? Assolutamente sì. 
 
Cercheremo di illustrare in maniera chiara e dettagliata tutte le strade percorribili per ottenere agevolazioni e sostegno economico per l’intervento che abbiamo programmato per la nostra azienda.

Credito industriale. Un finanziamento a medio e lungo termine per gli imprenditori, che ad esempio, intendono acquistare attrezzature o particolari strumentazioni per implementare la produzione della propria azienda.

Credito Fondiario. È strettamente connesso ad operazioni di natura immobiliare, come l’acquisto o la ristrutturazione di un bene. Si può arrivare a richiedere una copertura fino all’80% delle spese da sostenere.

Leasing. Uno strumento che consente di avere disponibilità di un’attrezzatura o strumentazione necessaria per la nostra attività, pagando un canone. Al termine del contratto si potrà decidere se completare l’acquisto o restituire il bene.
 

I prestiti a breve termine

Esistono altre soluzioni per aziende che necessitano di prestiti più ridotti e con un piano di rientro contenuto. E’ il caso, ad esempio, dell’apertura di credito in conto corrente: una somma a disposizione sul conto corrente che potrà essere utilizzata, coperta e nuovamente riutilizzata secondo gli accordi con l’istituto bancario.

Anticipo transato Pos: Si tratta di un anticipo (massimo dell’80%) sul totale delle transazioni registrate con il pos in un determinato periodo di tempo.

Anticipi commerciali: Credito che la banca mette a disposizione, anticipando i crediti dei clienti di un’azienda.

Finanziamenti per il circolante: Prestiti a disposizione di imprenditori che hanno necessità, ad esempio, di ampliare l’acquisto di determinati prodotti o servizi per incentivare il ciclo di produzione della propria azienda.
 
Per maggiori informazioni clicca qui
 
Duccio
Bancario pentito
 

 

 

 
 

 

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Come investire in immobili senza capitale?

Come investire in immobili senza capitale?

patrimonio immobiliareInvestire in immobili. 

Una domanda sorge spontanea: Conviene investire in questo momento della storia economica dell'Italia e del mondo nel mercato immobiliare? 

Per rispondere a questa domanda dobbiamo per prima cosa considerare il significato del concetto di investimento nel mercato immobiliare.

Prendiamo per esempio un acquisto di una casa. 

Le possibilità sono due: acquistare la casa per andarci ad abitare, o acquistare un immobile per un semplice investimento. Nel primo caso l'investimento viene effettuato per un futuro di sicurezza e quindi a lungo termine. 
 
Nel secondo caso l'investimento non è a lungo termine, ma a breve termine. Sia però nel primo caso, che nel secondo vi è comunque un investimento economico, dato che senza il danaro non si può concludere nessuna compravendita. Consideriamo un esempio di investimento a breve termine. 
 
Vogliamo acquistare un appartamento del valore di centomila euro, per poterlo poi rivendere successivamente a una differenza superiore in modo da guadagnare sulla differenza economica. 
 

Ma siamo in possesso solo di una parte della somma. 

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Il metodo tradizionale era quello di recarsi in banca con la propria quota economica, versarla e chiedere un mutuo per coprire l'acquisto del restante valore. La banca se venivano rispettate le garanzie necessarie, avrebbe acceso un ipoteca sulla casa in modo da garantire il proprio investimento. 
 
Quindi abbiamo acquistato una casa per centomila euro, avendo avuto ottantamila euro dalla banca e investito personalmente ventimila euro. Se dopo l'acquisto, vendiamo l'appartamento a cento quarantamila euro per esempio, potremmo restituire alla banca il prestito concesso, recuperare il capitale versato, pagare le tasse relative alla vendita e ricevere un guadagno utile. 
 
Il problema è che all'inizio di questa operazione abbiamo dovuto investire dei soldi. 
 

E se non li abbiamo? 

O non vi è disponibilità economica? E' possibile acquistare una casa senza avere a disposizione un capitale iniziale? La risposta è affermativa anche se dobbiamo fare una differenza tra il sistema nazionale Italiano e quello di altri stati come possono essere L'America. Si parla in questo caso di leva finanziaria o di indebitamento. 
 


La leva per acquistare casa senza investire

investimento immobiliare

La leva finanziaria di indebitamento, in economia viene considerata come un indice che raffigura i valore del debito di un soggetto o di un azienda. Quindi è il sistema utilizzato da un persona fisica o da un azienda, per non utilizzare i propri capitali al fine di un investimento. Infatti tutti possono investire se hanno a disposizione un determinata somma di danaro. 
 
Con la leva finanziaria, si utilizzano i soldi di altre persone e non i propri al fine di effettuare un acquisto specifico. Per rendere semplice il concetto, pensiamo a un semplice finanziamento. Acquistiamo qualcosa per mezzo di soldi che non sono nostri, quindi abbiamo effettuato una leva finanziaria dato che prendiamo in prestito dei soldi e li riutilizziamo per un altro scopo. 
 
Ci saremmo indebitati e quindi per potere effettuare un guadagno, dobbiamo per prima cosa ricoprire il debito ottenuto. 
 
Le metodologie di leva finanziaria maggiormente utilizzata nel sistema immobiliare per acquistare un immobile senza dover spendere soldi sono, il mutuo, il prestito privato, il leasing immobiliare, la cessione del compromesso, gli stralci, la vendita con riserva di proprietà, il rent to buy e il prestito vitalizio ipotecario.
 

Mutuo

E' un contratto, tra due soggetti, attraverso il quale il mutuante consegna al mutuatario sotto forma di credito o di prestito, una somma di denaro. Il mutuatario si obbliga a restituire la medesima cosa o similare alla scadenza del contratto. E' il principale sistema per acquisto di un immobile. 
 
Sono inoltre necessarie delle garanzie reali, intese come elementi che possono garantire il pagamento della rata mensile alla banca. Per questo non sempre il sistema dei mutui è accessibile a tutti, soprattutto se non vi è un contratto a tempo determinato o indeterminato, oppure se non si possono utilizzare altri beni immobili a garanzia. 
Inoltre quasi sempre la banca per garantire il suo prestito accende ipoteca direttamente sulla casa, che deve essere estinta per poterla vendere. Il sistema del mutuo è semplice e diretto, per permettere l'acquisto del'immobile, solo se vi sono le condizioni su espresse. In questo caso, è un investimento economico senza spesa, dato che i soldi vengono direttamente finanziate dalla banca. In un investimento immobiliare, sarà possibile vendere un immobile con il mutuo, saldando immediatamente il debito alla banca e potendo utilizzare come profitto la differenza.
 

Prestito privato

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Per chi non ha le garanzie richieste dalle banche, sorge il problema di come poter acquistare un immobile senza utilizzare i propri soldi. Naturale che per acquistare una casa qualcuno deve spendere i soldi, in modo da soddisfare il venditore. 
 
Ci si può rivolgere a una nuova categoria di prestiti e finanziamenti effettuati non da un istituto di credito, ma direttamente da privati. La legge permette tale forma di prestito, con il rispetto dei regolamenti concernenti i tassi di interesse e l'estinzione del debito. E' sempre preferibile effettuare il prestito tra privati secondo la legge quindi per mezzo di : una scrittura privata registrata, garanzie collegati a cambiali, piattaforme di intermediari finanziari specializzati in tale settore definiti anche con il termine social lending.
In qualsiasi forma venga effettuato il prestito tra privati, permette di sostituire il sistema con i mutui e quindi le garanzie necessarie alla restituzione del debito. In questo caso, sarà il privato che effettua il prestito a stabilire le garanzie necessarie e verificare la capacità del singolo soggetto a poter estinguere il debito. Questo permette l'accesso a un credito per un maggior numero di persone dato che i limiti imposti sono più bassi. La leva finanziaria si applica anche in questo caso. Si acquista un appartamento o un locale attraverso il prestito privato, che verrà restituito con delle comode rate mensili o estinto al momento della vendita successiva dell'immobile.
 

Leasing immobiliare

Con la legge di stabilità del 2016 è stato introdotto il concetto di leasing anche nell'ambito immobiliare. Infatti precedentemente tale realtà veniva applicata a beni di tipo mobili, quindi macchinari utili a un azienda e autovetture. La legge inoltre estende l'applicazione del leasing immobiliare non solo alle aziende ma anche alle singole persone fisiche. Il meccanismo è semplice. 
 
L'intermediario che rappresenta la società di leasing effettua la compravendita dell'abitazione scelta, offrendola per l'utilizzo al privato ,che aveva deciso di acquistarla, previo versamento di un canone mensile a titolo di restituzione del valore dell'immobile. Il tempo è simile a quello di un mutuo, con un range dagli otto ai quaranta anni. In un certo senso è una sorta di contratto di locazione. 
 
Il bene infatti è di proprietà della società di leasing, risparmiando in questo caso il versamento di tasse e di spese fiscali, ma alla fine del contratto sarà possibile scegliere se riscattare l'immobile con il versamento delle ultime rate, rinnovare il leasing oppure estinguerlo restituendo il bene in possesso. In caso di difficoltà economiche sarà possibile sospendere il pagamento per un massimo di dodici mesi con un prolungamento del contratto.
 

Cessione del compromesso

Il compromesso è il contratto preliminare con il quale le parti si impegnano a stipulare successivamente contratto di compravendita immobiliare vero e proprio del bene. 

La cessione del compromesso ovviamente è una pratica legale. Consiste sostanzialmente nel vendere un immobile prima che si sia firmato il contratto di compravendita e quindi sia diventato di nostra proprietà. La vendita deve avvenire a un prezzo più alto rispetto a quello con cui è stato acquistato l'immobile. Il guadagno si determina nella differenza che si ha tra il pagamento dell'acquisto dell'immobile e la successiva vendita. 
 
Per esempio consideriamo di acquistare un immobile che costa centomila euro. Il compromesso prevede che l'acquisto sarà effettuato entro trenta gironi dalla sottoscrizione dell'acquisto. Nel momento che ho il compromesso in mio possesso, posso venderlo a un altro soggetto, ponendo come prezzo di vendita centocinquantamila euro. 
 
La vendita prevede il pagamento completo della somma, che automaticamente utilizzerò per effettuare il primo acquisto e attivare quindi la vendita del compromesso. L'utile che si ricava è dato dalla differenza economica che se ne ricava. In questo caso sarà di cinquantamila euro meno le tasse delle transazioni.
 

Stralci

In questo caso si acquista un immobile prima che venga messo all'asta. Quindi prima che il bene venga venduto secondo il sistema delle aste pubbliche, ci si accorda con il debitore e con il creditore, determinando in questo modo la chiusura del debito e del credito. 
 
Si acquista l'immobile che immediatamente viene venduto a un prezzo maggiore in modo da coprire i debiti effettuati dal venditore e soddisfare in questa maniera l'aspettativa dei creditori. Il guadagno si determina dal fatto che l'acquisto del bene è stato effettuato a un prezzo nettamente inferiore rispetto al reale valore commerciale del bene, normalmente anche il 50% in meno. Anche in questo caso, l'investimento avviene senza l'utilizzo di soldi propri.
 

La vendita con cessione di proprietà

Un altra tipologia di investimento nel settore immobiliare senza l'utilizzo di un capitale è quello della vendita con la cessione di proprietà. 
 
Si caratterizza per essere una vera è propria vendita, ma il valore dell'immobile che dovrebbe spettare al venditore, verrà elargito non in un unica soluzione, ma con delle rate stabilite al momento della vendita. La proprietà quindi resta del venditore fino al versamento da parte del compratore di tutta la somma pattuita. 
 
Una volta versato l'intero controvalore, il bene passerà a tutti gli effetti all'acquirente. Se invece quest'ultimo per problemi sopravvenuti non riesce ad adempiere al pagamento delle rate, il venditore potrà sciogliere il contratto, restituendo i soldi fino ad ora versati a titolo di acquisto e mantenendo solo il controvalore dell'utilizzo dell'immobile per il periodo del contratto.
 

Il rent to buy

Affitto con opzione di acquisto. Permette quindi di utilizzare un immobile previo il pagamento di un affitto e l'opzione di poter acquistare successivamente l'immobile. In questo caso il canone di fitto è leggermente superiore rispetto a quello ordinario, certe volte pari anche al doppio, perché all'affitto viene aggiunto anche il versamento di una somma che andrà a titolo di deposito per l'acquisto del bene. 
 
Per esempio ammettiamo l'acquisto sempre di un appartamento per centomila euro. Non avendo la disponibilità di poter acquisire il bene attraverso altri mezzi si concorda con il proprietario che l'acquisto avverrà con il pagamento di un canone pari a mille euro. Cinquecento vengono considerati come acconto sulla compravendita , mentre gli altri cinquecento a titolo di utilizzo del bene. A conclusione del contratto, l'affittuario-acquirente potrà scegliere se effettuare l'acquisto oppure non procedere e quindi ricevere indietro la somma aggiuntiva versata. 
 
E' un sistema che si sta diffondendo molto in Italia.
 

Il prestito vitalizio ipotecario

E'una tipologia di acquisto immobiliare che può essere effettuata solo da una persona che abbia compiuto già sessanta anni e sia inoltre in possesso di un immobile di proprietà. In questo caso il compratore si rivolge a una banca chiedendo il prestito per il valore dell'immobile, previo apertura di ipoteca sul bene da acquistare. 
 
Così facendo diventa immediatamente proprietario dell'immobile, versando il costo mensile di restituzione dell'ipoteca. Alla morte del proprietario se il debito non è stato estinto gli eredi possono scegliere di restituire il prestito continuando a pagare le rate, oppure direttamente versando la differenza, o vendere personalmente il bene immobile ed estinguere il debito.
 

Le tasse sugli immobili


Per essere sicuri che l'investimento immobiliare senza utilizzare capitali possa andare a buon fine è importante che si prevedano nel preventivo anche le spese necessarie per il pagamento delle tasse sugli immobili effettuate al momento dell'acquisto e della vendita. 
 
Le tasse che devono essere pagate sono differenti. A queste poi si affiancano gli sgravi fiscali e i bonus per la prima casa ed l'adeguamento ecologico che possono essere utilizzati al fine di ridurle.
 
Al momento del''acquisto di un immobile, la legge stabilisce che debba essere pagata l'IVA o in alternativa l'imposta di registro oltre all'eventuale imposta ipotecaria e quella catastale. L'iva viene pagata se il compratore acquista la casa direttamente dall'impresa che ha costruito l'immobile, mentre in tutti gli altri casi viene pagata l'imposta di registro. Il valore dell'imposta di registro è pari al dieci percento del valore della casa. L'imposta ipotecaria è pari al due percento, mentre quella catastale è dell'un percento.
 
Infine bisogna considerare anche le tasse di possesso previste con la legge di stabilità del 2017 che ribadisce il pagamento dell'Imu, imposta municipale unica, e la Tasi, tributi per servizi indivisibili, comprendente gli oneri per i servizi comunali della collettività. E' importante aggiungere anche tali valori nel proprio sistema economico in caso in cui non si riesca ad effettuare immediatamente una vendita del bene.
 

Valutazioni finali

Alcuni considerano che il mercato immobiliare sia ancora poco stabile e quindi qualunque operazione che concerne l'investimento senza soldi sia troppo rischioso per la situazione economica in cui ci troviamo. 
 
Il principio di base dell'acquisto di immobili senza capitale è quello della ricopertura del debito. Il sistema deve prevedere un acquisto di un bene che deve poi essere immediatamente venduto in modo da coprire il primo debito che abbiamo effettuato, ma anche per determinare il nostro guadagno. 
 
Nel momento in cui tale sistema non si determina abbiamo un problema. In un momento come quello del 2017 in cui il mercato è in un movimento di piccola crescita, potrebbe apparire rischioso operare nel settore immobiliare. Come ogni investimento ci sono sempre i pro e i contro. 
 
Da un lato infatti vi è un alea economica che può rendere pericolose le operazioni immobiliari. Dall'altro i prezzi bassi delle case possono essere un grande affare per chi avendo messo da parte un certa quantità di denaro voglia aumentare il suo portafoglio. Acquistare e poi successivamente vendere a un prezzo maggiore.
 
di Duccio
Blogger finanziario
 

 
 

 

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