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Eco-viagra: gli afrodisiaci naturali

Chi avrebbe mai immaginato il lato sexy della cicoria, o addirittura della cipolla?

Di solito prima degli appuntamenti romantici si evitano entrambe. La prima perché resta fra i denti, la seconda…non aiuta di certo negli incontri ravvicinati. Eppure la Coldiretti, organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale, definisce questi e altri alimenti gli eco-viagra.

La reputazione del maschio latino è perciò tenuta “alta” (perdonate la facile battuta) dagli ortaggi. Expo, fiera sull’alimentazione ormai giunta al termine, ha dedicato un intero padiglione ai cibi pro-eros.  Allo stand No farmers, no party, è stata infatti allestita la mostra L’amore dell’orto, prima in assoluto a presentare  prodotti che, per scienza e tradizione popolare, vantano poteri afrodisiaci. Qui sotto l’elenco dei cibi che aiutano sotto le lenzuola. Altro che roba chimica!

 

E vissero felici e contenti…lui, lei e l’alitosi.

Irene Caltabiano

Qui ulteriori spunti per serate..che non devono deludere :D Guarda il video!

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Veromarmo, amore per la propria terra

Quando si pensa a Verona vengono in mente Giulietta e Romeo, l’Arena, il vino. Ma pochi pensano alla roccia che la caratterizza. 

 
Alice Zantedeschi, 26 anni, studentessa di moda al Politecnico di Milano, ha creato Veromarmo, il primo tessuto ottenuto dalla polvere di scarto della celebre pietra. L’obiettivo era un progetto di tesi che rendesse omaggio alle sue radici e che, allo stesso tempo, fosse innovativo.
 
La scelta è dunque ricaduta su questo materiale, sia perché è tra i prodotti locali meno conosciuti, sia per la sua duttilità. La giovane veneta ha dunque provato a combinare la miscela con diversi tipi di tessuto, come l’organza, la lana e il poliuretano (utilizzato principalmente nei tessuti sportivi).
 
Il risultato conferisce sfumature e ombreggiature del tipico colore della roccia del Garda: il rosa pallido. Ma è anche possibile utilizzare il marmo di Carrara, che dona agli abiti un bellissimo effetto di bianco cangiante.
 
I cinque prototipi, due cappotti e tre impermeabili, hanno aperto alla Zantedeschi  le porte del Carrara Marble Weeks e 

della scorsa edizione della fiera Marmomacc. La consacrazione è arrivata con l’ammissione di Veromarmo al programma di finanziamento della startup Impresaximpresa di Confindustria Verona. Il progetto è stato scelto tra duecento candidati.

Le primissime prove sono state  fatte artigianalmente, stendendo resina sui tavoli della cucina.
 
 «Ho fatto divertire e impazzire le mie coinquiline» dichiara  Alice. « Lo sviluppo della tesi è stato un periodo lungo e intenso. Ero sempre tra Verona, Brescia e Milano, per non parlare di tutte le altre aziende che ho incontrato in fase di sperimentazione per riuscire a ottenere la giusta resa. Ho viaggiato per mesi con sacchi di polvere di marmo nel baule della macchina, i miei genitori e amici mi credevano pazza! Poi con il passare del tempo si sono appassionati tutti al progetto e mi hanno sempre supportato».
 
 Gli  step successivi hanno a che fare con la ricerca dei tessuti, e la verifica delle loro possibilità tecniche. Purtroppo i capi non sono ancora commercializzabili, ma la Zantedeschi è determinata a portare avanti il suo brand. Un importante aiuto le è stato offerto, in fase di sviluppo da aziende come la Vagotex e la Ferrari, colossi dell’industria settentrionale. Questi hanno infatti suggerito accurate soluzioni tecniche.
 
Una prova tangibile che forse, in Italia, è ancora possibile realizzare i propri sogni.
 
 
E ora, vuoi scoprire come confezionare borse dalle buste di plastica? Guarda il video:
 

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Orange fiber, vestitevi di aranciA!

Non so se qualcuno ricorda lo spot che esaltava le qualità del mapo, succoso agrume. Ciò  che molti non sanno sono invece i molteplici utilizzi della buccia d’arancia. E non parlo del comune cruccio del genere femminile.
Adriana Santanocito e Enrica Arena, due energiche ragazze catanesi, hanno inventato il primo tessuto ottenuto dal caratteristico frutto  di stagione profumato e altamente vitaminico.
 
Come spesso accade per le invenzioni migliori, Orange fiber nasce da una semplice chiacchierata.
Correva  l’anno 2011 e Adriana terminava i suoi studi a Milano all’Istituto Afol Moda,  dove studiava tessuti e materiali innovativi. Così  ha cominciato a ragionare  sulla possibile risoluzione di un problema che in Sicilia è molto sentito: lo smaltimento degli scarti dell’industria agrumicola(circa 700 mila tonnellate l’anno). Perché non utilizzare il materiale residuo per capi di abbigliamento eco-sostenibili? Enrica, esperta di cooperazione internazionale e comunicazione, si è subito mostrata disponibile allo sviluppo del progetto.
 
Tutto è cominciato nell’appartamento in cui le due erano coinquiline, e ha preso piede rapidamente.  Orange  fiber è ora una start-up, di recente accolta fra i progetti d'impresa di Trentino Sviluppo. Un esempio di come un colpo di genio possa evolversi in una reale opportunità di lavoro.
 
Ma come si ricava  la fibra per gli indumenti? La cellulosa per la filatura  viene estratta dagli avanzi della spremitura. Attraverso le nanotecnologie l’olio essenziale  di agrumi è racchiuso in piccole sfere e fissato nei tessuti. Da qui  ha inizio un processo di rottura  delle microcapsule presenti nella stoffa, in modo automatico e graduale. Le sostanze rilasciate non sono invasive: si avverte la pelle più morbida, come se ci si spalmasse la crema al mattino.
 
Il rilascio del composto è garantito per una ventina di lavaggi. Il premio ricevuto da parte del Tim Wcap di Catania ha permesso alle giovani di riavvicinarsi alla loro terra d'origine, dove  si sta già lavorando all’ottimizzazione di un impianto per l’estrazione della cellulosa. La  parte inziale della produzione va infatti effettuata il più possibile vicino alla materia prima. Adriana e Enrica sono già in contatto con alcuni brand nostrani e internazionali. A breve partirà la commercializzazione del prodotto.
 
Dallo studio di fattibilità condotto con il Politecnico di Milano è stato sviluppato il brevetto, depositato in Italia e esteso in PCT ( Processo civile telematico) nazionale. Le due imprenditrici hanno anche ricevurto una menzione  da Changemakers  for Expo.
 
Grazie ai finanziamenti ottenuti dai premi si è oggi arrivati a un prototipo, presentato alla Vogue Fashion Night out. Gli abiti sono in due varianti: raso e pizzo, nelle sfumature di giallo, verde lime e arancio.
 
I competitor sono tanti, ma la caratteristica unica di Orange fiber è l’aver prodotto stoffe estremamente versatili, le cui proprietà cosmetiche rappresentano  sicuramente un valore aggiunto.
 
Eco-sostenibilità e innovazione sono i nuovi trend richiesti dall'alta moda. Orange fiber porta alto il nome  del made in Italy. Etica & Estetica. Il matrimonio perfetto è possibile. 
 
 
Un piccolo assaggio di Orange Fiber... guarda il video!
 

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