Se il collegato verrà approvato da Camera e Senato , il ministro dell’Ambiente avrà 60 giorni per definire il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile e i criteri per la presentazione dei progetti.
Se il collegato verrà approvato da Camera e Senato , il ministro dell’Ambiente avrà 60 giorni per definire il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile e i criteri per la presentazione dei progetti.
Anche le vostre scarpe sportive possono essere riciclate ed avere, in questo modo, una seconda straordinaria esistenza! C'è l'intenzione di diffondere sempre più questa buona pratica soprattutto tra i ragazzi, principali fruitori di scarpe sportive. Queste ultime possono diventare materia prima per dare vita ad "una nuova strada". Gironzolando per il web è infatti già possibile trovare una vasta gamma di negozi che aderiscono al progetto.
L’iniziativa si chiama Esosport (acronimo di "Ecological Services Outsourcing"), è nata nel 2009 ed è da ricondursi a Nicolas Meletiou, amministratore delegato del progetto, Marco Marchei e Fulvio Massini.
Alla base: la questione del corretto smaltimento delle scarpe sportive. Da parte sua Nicolas Meletiou ha dichiarato: "Siamo felici che Saronno abbia aderito al nostro progetto in modo da contribuire concretamente a creare una nuova dimensione ecosostenibile dello sport e soprattutto diffondere la cultura del riciclo, filosofia che ci guida nel nostro agire d’impresa, e che deve diventare sempre più una buona pratica nelle città".
Roberto Barin, assessore all’Ambiente del Comune di Saronno, riferisce invece alla stampa: “Esosport è una bellissima iniziativa che ci permetterà di migliorare ulteriormente i già ottimi risultati di raccolta dei rifiuti differenziati in città, oltre che a risparmiare nell’attività di manutenzione delle aree gioco dei nostri parchi".
Le scarpe possono essere gettate in degli appositi contenitori (ESO-box). Sulle scarpe eliminate viene applicato un preciso procedimento che vede la separazione della suola dalla tomaia. Si arriva in questo modo alla nascita di materia prima, utilizzata per realizzare pavimenti per i Giardini di Betty, parchi giochi per bambini così chiamati dal nome di Elisabetta Salvioni Meletiou, moglie di Nicolas, che teneva al progetto in modo particolare. Si tratta di un’iniziativa totalmente priva di scopi di lucro, a cui hanno già aderito numerose scuole e palestre.
Chi l’ha detto che, col finire della bella stagione, dobbiamo chiudere a chiave il nostro piccolo orto? Il grande nemico invernale è il freddo, ma esistono dei validi rimedi per debellarlo, munendosi dell’indispensabile per proteggere le colture dalle basse temperature, dai teli di tessuto, agli archetti metallici, ai teli PVC. Ci sono poi degli ortaggi particolarmente indicati per essere piantati in inverno, in quanto resistenti al freddo, per avere poi un ottimo raccolto in primavera.
Allora, che aspettate a mettervi all’opera? Scaricate l'e-book gratuito sugli orti. Chi semina raccoglie...ed è più facile di quanto credete!
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