Lollove (e non solo): una una vita lenta e felice è a portata di mano

Specchio specchio delle mie brame, qual è il nuovo borgo più bello del reame?

Lollove-NuoroIl nuovo anno si apre in modo positivo (nell’accezione che l’aggettivo aveva prima dell’esplosione della pandemia) per Lollove, frazione di Nuoro, ed i suoi 12 abitanti (domiciliati circa la metà). È stata infatti accolta la richiesta dell’amministrazione comunale di entrare a far parte dei Borghi Più Belli d’Italia. L’omonima associazione, infatti, ha l’intento di favorire la conoscenza dei più piccoli e suggestivi comuni italiani, (man) tenendoli in vita attraverso lo sviluppo di un turismo slow, incentrato sulle valorizzazione delle loro eccellenze storico-artistiche ed enogastronomiche.

E pensare che, narra la leggenda, le suore della chiesa della santa patrona di Lollove (Maddalena), prima di abbandonare il borgo a causa dell’accusa di aver intrecciato rapporti sentimentali con i pastori locali, lanciarono una maledizione per certi versi profetica. Lollove as a esser chei s'abba è su mare: no as a crescher nen parescher mai (Lollove sarai come l'acqua del mare, non crescerai e non morirai mai) . A metà degli anni Sessanta la frazione di Nuoro vide assottigliarsi pericolosamente il numero dei suoi abitanti, che, dopo la Seconda Guerra Mondiale ammontava a circa 500.

Oggi però si preannuncia una nuova stagione, per Lollove, ed il motore della sua rinascita è stato, ancor prima dell’associazione Borghi Più Belli d’Italia, Uniamoci Lollove, il cui obiettivo è evidenziare i punti di forza del minuscolo borgo, primo tra tutti una quotidianità tranquilla e sostenibile sotto ogni punto di vista (ambientale, umano…).

Il fine ultimo, ambizioso ma pragmatico al tempo stesso, è rendere appetibile Lollove anche per chi vuole iniziare una nuova vita all’insegna di tre parole d’ordine: autenticità, lentezza, e disconnessione. Nella frazione barbaricina, infatti, non è disponibile la connessione Internet per cellulare e computer.

Come vivere felicemente slow senza muoversi da casa

Non tutti sono nelle condizioni di poter staccare la spina dell’isteria quotidiana da metropoli (e social) anche solo per una breve vacanza. C’è chi non può, suo malgrado, sottrarsi neanche per qualche ora ai propri doveri familiari, e chi ha perso il lavoro, o lo ha visto diminuire drasticamente, e quindi deve cancellare tutte le spese superflue.

Ciononostante, con un po’ di costanza e impegno è possibile migliorare in modo sensibile la qualità della propria quotidianità, anche senza bisogno di “rotture” eclatanti.

Peggiore di chi? Ciascuno è multitasking a modo suo

Burnout-MultitaskingRealisticamente, per quasi tutti noi, è difficile sottrarsi in toto alle petulanti sirene del multitasking. Tuttavia, è giusto rivendicare la propria soggettiva percezione del confine tra una modalità sostenibile di gestione di plurimi stimoli e il burnout/mental load.

NON sei tenuto a star dietro a cinque attività diverse contemporaneamente solo perché la nostra vicina di casa ci riesce (o meglio, questo è quello che dice…). Se già occupandoti di tre cose simultaneamente tachicardia e insonnia ti perseguitano, devi mollare la presa. Lo devi a te stesso.

Solo se tracci i confini di un multitasking che sia sostenibile (e stimolante) per te, alleggerirti (e alleggerire la tua agenda) risulterà meno doloroso. Trovando la forza di sottrarti agli impegni a cui pensi di essere vincolato ma che non senti (più) tuoi, e cominciando a dire no, il tuo respiro si farà più ampio e lento…e ti accorgerai di avere tempo da utilizzare come desideri.

Prendi le distanze (mentali) dagli input social: stabilisci una scala di priorità per leggere e rispondere a messaggi, commenti ed email. Quando hai assoluto bisogno di concentrazione, silenzia tutte le notifiche, restando raggiungibile solo se aspetti aggiornamenti su questioni familiari/mediche urgenti.

Ultimo, ma non per importanza, avvicinati alla meditazione mindfulness. Se scopri che è nelle tue corde, potrebbe aiutarti in modo significativo a (ri) acquistare efficienza, centrarti sui tuoi desideri, e non farti sopraffare dai problemi. Di qualunque natura siano.

 

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)

 

 

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