Lavorare 2.0

Mind your time, l'app che si prende a cuore il tuo benessere digitale

Iperconnessione

smartphoneUna notifica su Facebook, un messaggio su Whatsapp, qualche video su Instagram... e il cellulare ha già inghiottito una grossa percentuale della nostra giornata. 

L’utente medio passa circa 4 ore al giorno di fronte a uno smartphone, ricevendo una notifica più o meno ogni 180 secondi.  

L’iperconnessione ha sicuramente dai vantaggi. A volte però, senza accorgercene, siamo trascinati in un vortice di dipendenza da schermo.

 Guardare il telefono diventa un gesto meccanico ed essere sempre reperibili diminuisce a lungo andare anche la nostra capacità di concentrazione e di adesione al presente. 

Mind your Time, gestisci meglio il tuo tempo 

Mind your time, recentemente finanziata su Produzioni dal basso, è un’applicazione che ha a cuore il nostro benessere digitale, il cui obiettivo concerne il bisogno di staccare e andare offline, per preservare vista e tranquillità.

L’idea nasce sui banchi dell' Università Cattolica di MIlano, dove Mattia (ex-alunno Bicocca) e Federico (ex-alunno Cattolica) decidono di diffondere un nuovo approccio, più sano, ai social.  

Con i mesi il progetto prende forma e alla squadra si uniscono Diego, Alberto e Giusy, giovani preparati e ambiziosi, con lauree in Psicologia per il Benessere, Psicologia dell’Organizzazione e Laurea in Managemet informatico. 

Cosa fa nello specifico Mind Your Time? Monitora il celullare e quando rileva un utilizzo negativo per i livelli di dipendenza e stress della persona o per la sua produttività, invia una notifica all’utente.  

Leggi anche: Come il cellulare influenza il nostro sonno

Ok, ma non ci sono già tante app che fanno la stessa cosa? Sì, ma Mind Your Time, oltre a inviare delle notifiche, contemporaneamente accompagna l’utente in un percorso volto a prendere consapevolezza e migliorare lo stato d’animo. 

Assieme agli alert diffonde la fruizione di contenuti audio aventi durate variabili tra i 3 e i 20 minuti che aiutano la mindfullness, la consapevolezza di quanto sia importante il nostro tempo offilne e il distacco dalla rete. 

Il messaggio è che non sia la tecnologia a essere “negativa” ma l’uso che se ne fa. E dunque, paradossalmente, è proprio attraverso di essa che possiamo stare meglio. 

Un'app a misura di utente

mind your timeMind your time è diversa dalle altre app perché si basa molto sul suo essere altamente costumizzabile, calibrata sui bisogni specifici dell’utente, senza puntare su percorsi generalistici e dispersivi.  

Lo stile dell’app infatti sembra essere più vicino al mondo del gaming, con un avatar da far evolvere, livelli di progressione da sbloccare e ricompense da ottenere.  

Il budget impostato sulla piattaforma di crowdfunding, che prevedeva un obiettivo di 10.000 €, è stato raggiunto con successo. Le promesse erano che, se la campagna fosse andata a buon fine, sarebbe stata distribuita la free version durante l’estate per i sostenitori e la versione premium per tutti durante l’inverno.  

Evidentemente, anche se non sembra, il bisogno di prendere le distanze dalla tecnologia è più evidente di ciò che sembra. 

E speriamo di ottenere davvero un effetto benefico.  

 

di Irene Caltabiano

 

 

 

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Formazione da astronauta? Comincia da un'app...

There’s a starman, waiting in the sky…

astronauta-1Chi, almeno una volta nella sua vita, non ha sognato di fare una passeggiata sulla luna o di fluttuare tra le stelle? Tuttavia, dal dire al fare, c’è di mezzo la difficoltà di un mestiere tanto complicato quanto affascinante come l’astronauta.

Un’app che ti prepara a una professione del genere qualche tempo fa poteva sembrare utopia. E invece Space Nation Navigator è oggi realtà: una piattaforma mobile che ti prepara come un vero astronauta e offre davvero a qualcuno la possibilità di vedere realizzato il sogno di raggiungere lo spazio. 

 

Space Nation: futuri astronauti

space-shuttleSpace Nation ha firmato infatti un accordo Space Act con la NASA e ha sviluppato contenuti con veri e propri addestratori di astronauti, rivolti a un pubblico globale. Un sogno diventato alla portata di chiunque abbia uno smartphone, indipendentemente da età, nazionalità, istruzione o background. 

 
Space Nation è inoltre stata lanciata in tutto il mondo il 12 aprile, anniversario del primo volo spaziale dell’umanità nel 1961, nonché data del lancio del primo Space Shuttle.
 

Vivere nello spazio

space-shuttleL’interfaccia è divisa nello shop online e in tre sezioni principali: Base, Missions, Profile. In Base puoi trovare curiosità, informazioni e lezioni correlate allo spazio da leggere o ascoltare come podcast.

 L’app è stata sviluppata in collaborazione con la NASA e attinge a un vasto database di conoscenze sulle missioni passate, per fornire consigli utili e pratici per la preparazione di un astronauta.

In Missions sono invece raccolti quiz, strumenti didattici e giochi, divisi per livelli da principiante ad avanzato. I minigiochi tuttavia non sono affatto semplici, ma, al contrario,vere e proprie missioni da compiere ispirate alla vita nello spazio, dalla riparazione della navetta al cucinare un pasto. 

I diversi livelli permettono di guadagnare badge e premi, incluso la possibilità di vincere un viaggio per l’Islanda, dove vivere un’esperienza simile ad un viaggio spaziale: l’isola ha molti paesaggi e ambienti naturali che possono ricordare quelli degli ambienti vergini lunari. 

Turismo nello spazio

turismo-spazioSpace Nation Navigator e Space Nation Astronaut Program sono i primi strumenti  di formazione per i civili, futuri pionieri dei viaggi spaziali. L’orbita terrestre bassa comincia ad aprirsi al business. Il co-fondatore e CCO di Space Nation, Mazdak Nassir, ha dichiarato riguardo al progetto:

«Space Nation Navigator e Space Nation Astronaut Program sono i primi strumenti di formazione per i civili pionieri dei futuri viaggi spaziali. L’orbita terrestre bassa è aperta agli affari, le aziende si stanno preparando a scavare miniere sugli asteroidi e a costruire hotel. Sempre più persone visiteranno lo spazio. Il prossimo passo nella nuova corsa spaziale richiederà una serie di abilità, abilità che Space Nation Navigator fornirà a chiunque nel mondo».

Per ora, l’app è disponibile solo su dispositivi Android ma arriverà presto anche una versione per iOS. 

Ci vediamo in orbita.

irene-caltabiano

di Irene Caltabiano

 

   

 

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Il Libercolo, quando il mestiere di libraio sposa l’e-commerce e diventa experience

Lettura e lettori, un amore complicato 

libercolo1Da scrittrice di romanzi e racconti posso confermare che l’amore per i libri è una vocazione, un richiamo che si avverte spontaneamente, fatto di amore per le immersioni in mondi fantastici, attrazione per l'odore di pagine vecchie e nuove e preferenze per compagni di viaggio formato tascabile. 

Ultimamente, al netto di autoproclamati book blogger e critici letterari che fanno capolino un po' ovunque sui social, il popolo di chi ama trascorrere del tempo con il naso tra le pagine di un buon libro diminuisce in maniera direttamente proporzionale a quello di chi scrive. Generando inevitabilmente, contraddizioni (e mostri).

Il problema che sorge è dunque trovare sempre nuovi modi di accrescere la domanda, esplorando percorsi alternativi per avvicinare il pubblico alla letteratura. 

Il Libercolo, regalare ai lettori l’esperienza 

libercolo2Da questa esigenza nasce il Libercolo di Gaia Zanzottera, libraia ventinovenne che ha reinventato il suo mestiere con creatività e dedizione. 

Il nome racchiude in sé già qualcosa di provocatorio, dal momento che il suffisso rimanda immediatamente a qualcosa di negativo. In questo caso invece il termine cambia accezione e si riferisce a un oggetto piccolo e maneggevole, che può essere fruito in libertà e leggerezza. 

Il Libercolo è un progetto sviluppatosi inizialmente come pagina Instagram e Facebook, dove Gaia fornisce consigli di lettura a chiunque avesse voglia di leggerli.  

La realtà prende il volo in seguito alla chiusura della libreria “Magnolia: Libri per grandi e piccini” a Rovigo, di cui Gaia era proprietaria. Tuttavia, ha sempre creduto nel motto “Una volta libraio, libraio per sempre”.  

Così la giovane sceglie di non abbandonare la professione ma, semplicemente, di evolvere in nuove direzioni.  

Libri in scatola 

libercolo3Come portare nelle case non solo i libri ma anche un po’ della personalità di chi li seleziona? Il Libercolo si trasforma in “Il Libercolo- Libraia in scatola”, piattaforma di vendita online di box sorpresa e non solo.  

L’obiettivo di Gaia è creare un’esperienza di acquisto personalizzato, dando la possibilità a chiunque non abbia una libreria vicina o di fiducia, di instaurare un rapporto diretto tra cliente e venditore, che accompagni verso prodotti che incontrino gusti e bisogni di ciascuno.  

Gaia realizza scatole contenenti libri e alcuni articoli speciali... aggiungendo un pizzico di brio all’esperienza lettura. Le box di Libercolo, insieme ai volumi, contengono infatti piccoli prodotti artigianali in linea con la scelta dei titoli, realizzati a volte da piccole realtà, altre volte dalla libraia stessa. 

Inoltre ogni box viene accompagnata da una cartolina che racconta perché sono stati scelti quei titoli e altre dritte per rendere la lettura un’esperienza ancora più piacevole.  

La box personalizzata

Sull’onda lunga del “libraio segreto” (l’acquisto di volumi sulla base di tre aggettivi assegnati dal libraio che lo consiglia, senza conoscerne il contenuto) Gaia ha deciso di cavalcare l'onda di una formula particolarmente efficace. 

Il catalogo è in continuo aggiornamento e l’offerta è variegata. Si va dalle box mensili, uguali per tutti e contenenti una selezione di novità, titoli meno recenti e prodotti selezionati dalla libraia, alle box con tematiche specifiche, quali le stagioni, la cucina, la natura, il Giappone, e tanti altri. 

Ma il vero mestiere della libraia si nota nell'opzione della box personalizzata su misura: solo su richiesta, per sè o da regalare a qualcuno, Gaia cercherà di conoscere meglio il destinatario per poter creare la box perfetta, ad hoc per lui/lei, dalla selezione dei titoli fino al packaging.  

Inoltre, si potrà decidere di acquistare le box "al buio", cioè senza sapere cosa conterranno, oppure "a vista". 

Una campagna di crowdfunding su Produzioni dal basso che ha raggiunto l’obiettivo grazie ai suoi ben 119 sostenitori, permettendo a Gaia di raggiungere la somma prefissata e realizzare il suo sogno. 

Ora il Libercolo è una realtà consolidata, con tante novità e idee per la testa! 

 Vi lascio con una bella citazione presente sul sito del Libercolo, che racchiude probabilmente il senso di tutto il progetto (e in cui mi ritrovo molto).  

libercolo7

“Sono la bambina che leggeva il Battello a vapore e si incantava di fronte a un personaggio di nome Asdrubale.  

La sorella maggiore che lasciava che la sorellina masticasse senza ritegno il suo libro dell’infanzia “Chi ha preso il mio formaggio?”.  

L’adolescente insicura e timorosa del mondo, sempre fuori posto e fuori tempo, a disagio nel mondo reale, che viveva avventure e sogni grazie alle storie in cui si rifugiava.  

La giovane ragazza che ha imparato ad aprirsi al mondo, con le dovute precauzioni, grazie a un libro illuminante del maestro Vecchioni, “Le parole non le portano le cicogne”.  

Sono la figlia che ruba i libri dalla libreria di mamma, perchè sono troppo belli per non averli, e viene scoperta durante il primo trasloco per andare a vivere lontano, ma poi la mamma le lascia la sua copia del “Barone Rampante” perchè qualcosa di suo stia sempre con me.  

La donna che scopre nuovo lati di sè, insospettabili, e sviluppa opinioni, ideali, pensiero critico e una mente aperta, leggendo Murakami, Eggers, Buzzati, Calvino.  

Sono la libraia. Sempre” 

 

 

 

 

 

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